Chanoine de Crémone en Italie
à l'âge de quinze ans, il entre au monastère Saint-Laurent dont il deviendra
l’abbé. Il exercera cette charge avec douceur. Soutenant le pape contre
l'empereur Frédéric Barberousse, il fut chassé de son monastère et se retira
alors dans un ermitage. Elu évêque de Mantoue puis de Vicence, il conduisit son
peuple avec bonté à l'égard des pauvres et fermeté à l'égard des propriétaires
usuriers. L'un d'eux le fit assassiner en 1181. La ville entière poursuivit le
meurtrier et honora Jean de Sordi comme un saint, ce que confirma le pape Léon
XII en 1824.
Bienheureux Jean Sordi Cacciafronte
Évêque de
Vicence (✝ 1181)
Evêque de Vicence
et confesseur. Chanoine de Crémone en Italie à l'âge de quinze ans, il entre au
monastère Saint-Laurent dont il deviendra le Père Abbé. Il exercera cette
charge avec douceur et amabilité. Soutenant le pape contre l'empereur Frédéric
Barberousse, il fut chassé de son monastère et se retira alors dans un
ermitage. Évêque de Mantoue puis de Vicence, il conduisit son peuple avec bonté
à l'égard des pauvres et fermeté à l'égard des propriétaires usuriers. L'un
d'eux le fit assassiner. La ville entière, irritée, poursuivit le meurtrier et
honora Jean de Sordi comme un saint, ce que confirma le pape Léon XII en 1824.
À Vicence en Vénétie, l’an 1181, le bienheureux Jean de Sordi ou
Cacciafronte, évêque et martyr. D’abord abbé de Saint-Laurent à Crémone, il fut
exilé à cause de sa fidélité au pape; élu évêque de Mantoue, puis transféré au
siège de Vicence, il fut assassiné par un individu qu’il avait excommunié pour
défendre la liberté de l’Église.
Martyrologe
romain
Bl. John Cacciafronte
Bishop and martyr. Born John Sordi in Cremona,
he entered the Benedictines and became abbot of St. Lawrence
in Creinona in 1155. When the papacy entered into its Struggle with Emperor
Frederick I Barbarossa, John
sided with the Holy
See and was banished. He retired and became a hermit near Mantua, but in
1174 was elevated to the office of bishop of Mantua after
its bishop was
deposed. After several years, John resigned in favor
of the deposed bishop
who desired to come back, and in 1177, John went to Vicenza
where he was killed by a disgruntled man.
Blessed John Sordi, OSB
BM (AC)
(also known as John Cacciafronte)
Born in Cremona, Italy; died in Vicenza, Italy, 1183. John joined the abbey of
Saint Lawrence in Cremona and became abbot in 1155. He is described as most
loyal to and gentle with his monks. He sided with the pope against the emperor
Barbarossa, by whom he was banished from his abbey.
Thereafter,
he was forced to live as a hermit near Mantua until, in 1174, he was raised to
the episcopacy of that city upon the deposition of the incumbent by the pope.
Three years later the former bishop repented and Blessed John asked permission
to resign in his favor. He was transferred to Vicenza in 1177, where he was
killed by a man whom he had rebuked for embezzling episcopal revenues
(Benedictines).
Blessed John Sordi
Also
known as
- John Cacciafronte
- Giovanni de Surdis Cacciafronte
- John de Surdis
Profile
Benedictine
monk
at the abbey
of Saint
Lawrence in Cremona,
Italy.
Abbot in 1155.
Sided with the Pope
against Emperor Frederick
Barbarossa, and so was banished from the abbey by the
emperor. Hermit
near Mantua,
Italy.
Bishop
of Mantua
in 1174,
replacing a bishop
removed for transgressions in office. In 1177,
his predecessor repented, returned, and requested the return of his see. John
asked permission to resign, return the mitre to the
previous bishop,
and return to his life as a hermit.
The request was granted, and John transferred to Vicenza,
Italy.
John was murdered
by a man who had embezzled Church
funds, and whom John was reprimanding. As John died
working for the Church,
and correcting a sinner, he is considered a martyr.
Born
SOURCE :
http://catholicsaints.info/blessed-john-sordi/
Nel 1173 fu eletto vescovo e inviato a Mantova, dove rivelò le sue doti di pastore solerte, attento ai bisogni dei poveri. Alcuni anni dopo fu chiamato alla sede episcopale di Vicenza. La sua azione pastorale si orientò soprattutto alla lotta contro le eresie, alla formazione del clero, alla promozione dell’unità della Chiesa e della pace. Fu ucciso per mano di un vassallo il 16 marzo 1184. Il suo corpo è venerato nella Cattedrale di Vicenza.
Giovanni nacque a Cremona verso il 1125 da Evangelista Sordi e da Berta Persico, ambedue di nobilissime origini; ancora in tenera età Giovanni Sordi perse il padre, la madre si risposò con il nobile Adamo Cacciafronte, il quale lo amò come un figlio proprio, dandogli il suo nome; fu educato in modo eccellente dai due genitori, ricevendo una formazione religiosa e culturale.
A sedici anni entrò come monaco benedettino nell’Abbazia di S. Lorenzo a Cremona; con gli anni le sue qualità e virtù furono sempre più evidenti, conquistandosi le simpatie dei superiori e dei confratelli.
Fu nominato dapprima priore del piccolo monastero di S. Vittore, dipendente dall’abbazia di S. Lorenzo e poi abate della stessa grande Abbazia di Cremona.
In quegli anni nella Chiesa scoppiò lo scisma, con l’elezione dell’antipapa Vittore IV (1159-1164), sostenuto da Federico Barbarossa, contro il legittimo papa Alessandro III (1159-1181), che si opponeva allo strapotere imperiale, appoggiando la Lega Lombarda dei Comuni, che contrastava l’invasione delle truppe del Barbarossa.
L’abate Cacciafronte con la sua influenza, riuscì a mantenere Cremona nell’obbedienza al papa Alessandro III, ma l’imperatore lo fece esiliare; in seguito il papa lo incaricò del governo della diocesi di Mantova, non è precisato se come Amministratore Apostolico oppure come vescovo, al posto del vescovo Graziadoro che aveva aderito allo scisma dell’antipapa Vittore IV e dei suoi successori Pasquale III (1164-1168) e Callisto III (1168-1179).
Dopo la famosa battaglia di Legnano (29 maggio 1176) persa dall’imperatore ad opera della Lega Lombarda, al cui capo era stato eletto il papa Alessandro III (è di quel periodo la fondazione di una nuova città, chiamata in onore del papa, Alessandria); ci fu la pace trattata a Venezia nel 1179, l’antipapa in carica Callisto III fu deposto.
Nella sede episcopale di Mantova ritornò il pentito vescovo Garziadoro e sempre nel 1179, mons. Giovanni Cacciafronte de Sordi, fu trasferito alla sede vescovile di Vicenza, in quel periodo senza vescovo.
Appena due anni dopo, il 16 marzo 1181 il vescovo Cacciafronte fu ucciso da un certo Pietro, feudatario in concessione dei beni delle Chiesa vicentina, il quale volle vendicarsi perché il vescovo l’aveva scomunicato e privato dei beni, a causa delle sue frequenti violazioni dei diritti delle Chiesa.
L’assassinio del vescovo è citato nelle ‘decretali’ di papa Gregorio IX (1227-1241), nel testo di una lettera del 21 marzo 1198, inviata dal papa Innocenzo III, al vescovo di Vicenza, mons. Pistore, vietandogli di dare in feudo i beni della Chiesa agli assassini del vescovo Giovanni ed ai loro eredi.
La salma del santo vescovo e martire fu tumulata nella cattedrale di Vicenza e traslata nella stessa cattedrale nel 1441, in una più degna tomba marmorea.
Il culto del beato Giovanni Cacciafronte de Sordi, vescovo e martire, da secoli tributatogli, fu confermato da papa Gregorio XVI il 30 marzo 1824.
La sua festa liturgica è fissata al 16 marzo mentre nella diocesi di Mantova la sua memoria si celebra il 9 luglio.
Autore: Antonio Borrelli
Beato Giovanni Cacciafronte de
Sordi Vescovo e martire
Cremona, 1125 ca. – Vicenza, 16 marzo 1181
Nacque
verso il 1125 a Cremona. A 16 anni entrò nel
monastero benedettino di San Lorenzo, del quale divenne in seguito abate. In un
periodo segnato da forti tensioni politiche ed ecclesiali, per la sua fedeltà al
papa fu costretto all’esilio.
Nel 1173 fu eletto vescovo e inviato a Mantova, dove rivelò le sue doti di pastore solerte, attento ai bisogni dei poveri. Alcuni anni dopo fu chiamato alla sede episcopale di Vicenza. La sua azione pastorale si orientò soprattutto alla lotta contro le eresie, alla formazione del clero, alla promozione dell’unità della Chiesa e della pace. Fu ucciso per mano di un vassallo il 16 marzo 1184. Il suo corpo è venerato nella Cattedrale di Vicenza.
Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore,
dall'ebraico
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: A Vicenza, beato Giovanni Sordi o Cacciafronte,
vescovo e martire, che, dapprima abate, fu condannato all’esilio per la sua
fedeltà al papa; eletto poi vescovo di Mantova e trasferito infine alla sede di
Vicenza, morì per la libertà della Chiesa trafitto con la spada da un sicario.
Visse al tempo della lotta intrapresa dall’imperatore Federico
Barbarossa (1125-1190), contro il Papato ed i Comuni italiani.
Giovanni nacque a Cremona verso il 1125 da Evangelista Sordi e da Berta Persico, ambedue di nobilissime origini; ancora in tenera età Giovanni Sordi perse il padre, la madre si risposò con il nobile Adamo Cacciafronte, il quale lo amò come un figlio proprio, dandogli il suo nome; fu educato in modo eccellente dai due genitori, ricevendo una formazione religiosa e culturale.
A sedici anni entrò come monaco benedettino nell’Abbazia di S. Lorenzo a Cremona; con gli anni le sue qualità e virtù furono sempre più evidenti, conquistandosi le simpatie dei superiori e dei confratelli.
Fu nominato dapprima priore del piccolo monastero di S. Vittore, dipendente dall’abbazia di S. Lorenzo e poi abate della stessa grande Abbazia di Cremona.
In quegli anni nella Chiesa scoppiò lo scisma, con l’elezione dell’antipapa Vittore IV (1159-1164), sostenuto da Federico Barbarossa, contro il legittimo papa Alessandro III (1159-1181), che si opponeva allo strapotere imperiale, appoggiando la Lega Lombarda dei Comuni, che contrastava l’invasione delle truppe del Barbarossa.
L’abate Cacciafronte con la sua influenza, riuscì a mantenere Cremona nell’obbedienza al papa Alessandro III, ma l’imperatore lo fece esiliare; in seguito il papa lo incaricò del governo della diocesi di Mantova, non è precisato se come Amministratore Apostolico oppure come vescovo, al posto del vescovo Graziadoro che aveva aderito allo scisma dell’antipapa Vittore IV e dei suoi successori Pasquale III (1164-1168) e Callisto III (1168-1179).
Dopo la famosa battaglia di Legnano (29 maggio 1176) persa dall’imperatore ad opera della Lega Lombarda, al cui capo era stato eletto il papa Alessandro III (è di quel periodo la fondazione di una nuova città, chiamata in onore del papa, Alessandria); ci fu la pace trattata a Venezia nel 1179, l’antipapa in carica Callisto III fu deposto.
Nella sede episcopale di Mantova ritornò il pentito vescovo Garziadoro e sempre nel 1179, mons. Giovanni Cacciafronte de Sordi, fu trasferito alla sede vescovile di Vicenza, in quel periodo senza vescovo.
Appena due anni dopo, il 16 marzo 1181 il vescovo Cacciafronte fu ucciso da un certo Pietro, feudatario in concessione dei beni delle Chiesa vicentina, il quale volle vendicarsi perché il vescovo l’aveva scomunicato e privato dei beni, a causa delle sue frequenti violazioni dei diritti delle Chiesa.
L’assassinio del vescovo è citato nelle ‘decretali’ di papa Gregorio IX (1227-1241), nel testo di una lettera del 21 marzo 1198, inviata dal papa Innocenzo III, al vescovo di Vicenza, mons. Pistore, vietandogli di dare in feudo i beni della Chiesa agli assassini del vescovo Giovanni ed ai loro eredi.
La salma del santo vescovo e martire fu tumulata nella cattedrale di Vicenza e traslata nella stessa cattedrale nel 1441, in una più degna tomba marmorea.
Il culto del beato Giovanni Cacciafronte de Sordi, vescovo e martire, da secoli tributatogli, fu confermato da papa Gregorio XVI il 30 marzo 1824.
La sua festa liturgica è fissata al 16 marzo mentre nella diocesi di Mantova la sua memoria si celebra il 9 luglio.
Autore: Antonio Borrelli