samedi 25 février 2012

Saint AVERTANO di LUCCA et le bienheureux ROMEO di LUCCA, pèlerins et religieux de l'Ordre des Carmes

Saint Avertan et le bienheureux Roméo

Pèlerins (+ 1380)

Deux religieux carmes au monastère de Limoges, l'un comme prêtre, l'autre, Roméo, comme frère convers. Ils se rendaient en Terre Sainte quand la peste les fit mourir à Lucques en Toscane. On fit de belles funérailles aux pieux pèlerins, on les plaça sur les autels, on leur composa une biographie merveilleuse: ils étaient venus de si loin, pour aller auprès du tombeau du Christ. L'on ignore pourquoi l'un est saint et l'autre seulement bienheureux.

Shakespeare, Delacroix et Gounod ont maintenu une certaine ferveur autour de l'un d'entre eux. 

À Lucques en Toscane, vers 1385, le bienheureux Avertan, pèlerin et religieux de l’Ordre des Carmes.

Martyrologe romain


SOURCE : http://nominis.cef.fr/contenus/saint/700/Saint-Avertin-et-le-bienheureux-Romeo.html

Blessed Avertano of Lucca

Also known as

Aventanus

Memorial

25 February

4 March (Carmelites)

Profile

Carmelite lay brotherMiracle worker who received visions, and was known for his deep, mystical prayer life. With a brother Carmelite, he made a pilgrimage to the Holy Lands, but died in a plague epidemic on the way home.

Born

diocese of LimogesFrance

Died

c.1366 in LuccaTuscanyItaly of plague

buried in the hospice church of San Pietro

so many miracles were reported at his grave that a series of paintings depicting some of them were made for the San Pietro church and the cathedral of Lucca

relics transferred to the cathedral of Lucca in 1513

relics returned to the church of San Pietro in 1646

relics enshrined in the church of Saints Paolino and Donato in 1806

Beatified

added to the Carmelite calendar in 1514

Office made obligatory by the General Chapter of the Carmelies in 1564

Office sanctioned by the Vatican in 1609

approved by the Sacred Congregation of Rites on 12 May 1672

Office and Mass extended to the entire archdiocese of LuccaItaly on 16 July 1828

by Pope Gregory XVI (cultus confirmation)

Additional Information

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Martirologio Romano2001 edición

fonti in italiano

Santi e Beati

MLA Citation

“Blessed Avertano of Lucca“. CatholicSaints.Info. 26 October 2021. Web. 4 May 2022. <https://catholicsaints.info/blessed-avertano-of-lucca/>

SOURCE : https://catholicsaints.info/blessed-avertano-of-lucca/

Saint of the Day – 25 February – Blessed Avertano of Lucca O.Carm ( 1320-c 1366 )

Posted on February 25, 2022

Saint of the Day – 25 February – Blessed Avertano of Lucca O.Carm ( 1320-c 1366 ) Lay Brother of the Order of Carmel, miracle-worker, Avertano had a great devotion to the Passion of Christ. Born in c 1320 in the Diocese of Limoges, France and died in c 1380 ub Lucca, Tuscany, Italy of the Plague. Also known as – Aventanus. Additional Memorial – 4 March (Carmelites).

Avertano was born in Limoges, France in the 12th Century. In his youth, Avertano had resolved to live a life closest to the teachings of the Gospel. The desire for holiness was always in his mind and soul.

Thus, when Avertano witnessed the exemplary way of life of the Carmelites, who had just returned from the East to their homeland, he expressed his intention of joining the Order. It did not take long for him to become a Carmelite.

Wherever he was assigned, Avertano was a model of virtue. Many, who came in contact with him, were edified by his reputation for and examples of holiness. He was also known as a miracle-worker who was blessed with many mystical gifts.

He desired to visit the Land of our Saviour but on his way home from his travels, he died of the Plague in c 1366. So many miracles were reported at his grave in the Church of San Pietro, that a series of paintings depicting some of them, were created for the San Pietro Church and the Cathedral of Lucca but then enshrined in the Church of Sts Paolino and Donato in 1806. He was Beatified in 1828 by Pope Gregory XVI,

SOURCE : https://anastpaul.com/category/saint-of-the-day/page/4/

Beato Avertano di Lucca


Beato Avertano di Lucca

25 febbraio

Martirologio Romano: A Lucca, beato Avertano, pellegrino e religioso dell’Ordine dei Carmelitani.

Secondo il Catalogus Sanctorum dei Carmelitani, la cui attuale redazione è databile tra la fine del XIV e l'inizio del XV sec., Avertano nacque nella diocesi di Limoges, in un luogo che non si è potuto identificare.

Entrato nell'Ordine dei Carmelitani come converso, si fece subito notare per le sue eccezionali virtù. Venuto in Italia in pellegrinaggio ai vari santuari della penisola, vi compì numerosi miracoli e, mentre tornava in patria, morì a Lucca e fu sepolto nella vecchia chiesa dell'ospizio di San Pietro fuori le mura. Sulla sua tomba avvennero miracoli, attestati da pitture esistenti nella chiesa di San Pietro e nella cattedrale di Lucca. L'anno di morte di Avertano sembra da collocarsi nel sec. XIII, per l'antichità di queste pitture, asserita dal Grossi, per l'esistenza di un'iscrizione (s. V[e]rtanus) giudicata non anteriore al sec. XII e non posteriore al XIII, e infine perché nel 1325 esisteva un ospedale intitolato ad Avertano. Per di più, l'esser stato sepolto nell'ospizio di San Pietro, e non presso i carmelitani di Lucca, retrocederebbe la morte di Avertano a una data anteriore al 1284, anno in cui i religiosi ottennero la chiesa di Santa Maria del Corso, fuori porta San Donato, presso l'ospizio. Altro problema è costituito dall'elevazione del corpo. L'iscrizione che ne parla, di schietto sapore umanistico, fu incisa sul sepolcro marmoreo, attribuito a Matteo Civitali (1436-1501). Vi si dice che la elevazione avvenne ad opera di «Graecus Joannes Lucensis origine», che fece anche porre nella stessa tomba di Avertano il corpo del beato Romeo. Ora, l'unico vescovo di Lucca di nome Giovanni, nel periodo che va dal 1100 al 1646, fu il francescano, già vescovo di Betlem, Giovanni di Fucecchio, prima ausiliare e poi, dal 1383 al 1393, vescovo. Il corpo di Avertano fu traslato in cattedrale nel 1513, poi nel 1646 restituito alla chiesa di San Pietro, ricostruita dentro le mura, e infine nel 1806 deposto nella chiesa dei SS. Paolino e Donato, dove ancor oggi è conservato. Il suo nome fu introdotto nel calendario carmelitano nel 1514, al 25 febbraio; l'Ufficio ne fu reso obbligatorio dal capitolo generale dell'Ordine (1564), e sanzionato dalla Santa Sede (1609); le lezioni proprie furono approvate dalla Sacra Congregazione dei Riti il 12 maggio 1672; il 16 luglio 1828 l'Ufficio e la Messa furono estesi a tutta l'arcidiocesi di Lucca. La Vita di Avertano scritta in epoca tarda dal carmelitano Segero Pauli e pubblicata anche dai Bollandisti, è una composizione di fantasia. Circa il beato Romeo, sepolto assieme ad Avertano, manca ogni notizia attendibile. Sarebbe morto pochi giorni dopo Avertano, un 4 marzo, e sepolto accanto al suo amico. E' festeggiato con lui a Lucca il 25 febbraio, mentre presso i Carmelitani il 4 marzo.

Autore: Ludovico Saggi

SOURCE : http://www.santiebeati.it/dettaglio/42680

Nome: Beato Avertano di Lucca

Titolo: Religioso

Nascita: fine del XII secolo, Limoges, Francia

Morte: Lucca

Ricorrenza: 25 febbraio

Martirologio: edizione 2004

Tipologia: Commemorazione

La poche notizie di Avetrano provengono dal cosiddetto "Catalogo dei Santi", scritto alla fine del XIV secolo e che secondo il quale dice che Avertano sarebbe nato nella diocesi di Limoges (Francia) alla fine del XII secolo.

Con il desiderio di raggiungere la santità e attratto dai buoni esempi dei Carmelitani appena arrivati ​​dall'Oriente nella loro patria, abbracciò la vita del Carmelo come un fratello di obbedienza. Ben presto attirò l'attenzione per le sue tante virtù, che esercitava in tutti i conventi in cui viveva.

Avertano, pur mancando di studi, seppe ben presto assimilare lo spirito del Carmelo nel suo duplice aspetto: contemplativo e attivo. Viveva generosamente la nota della mendicità e del pellegrinaggio, tanto in voga in quegli anni. Lo spirito della strada e del pellegrinaggio fu il trampolino di lancio da cui si lanciò per raggiungere la santità. Non si risparmiò di portare anime a Cristo, nel suo fecondo apostolato.

Insieme al Beato Romeo di Lucca, sacerdote di Limoges, compì un pellegrinaggio in Italia attraverso i diversi santuari della penisola e a Roma. All'ospedale di San Pedro de Lucca morirono per un'epidemia contagiosa. Ben presto tutta l'Italia e le altre nazioni vennero a venerare la sua tomba perché il Signore operò molti miracoli per tutti quelli che venivano a lui.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Lucca, beato Avertano, pellegrino e religioso dell’Ordine dei Carmelitani.

SOURCE : https://www.santodelgiorno.it/beato-avertano-di-lucca/

Beato Romeo di Lucca Religioso carmelitano

4 marzo

† Lucca, 4 marzo 1380

Romeo visse nel '300 ed apparteneva all'antichissimo ordine religioso dei Carmelitani. La storia del Beato Romeo si confonde con quella di Sant'Avertano, francese della diocesi Limoges e anch'egli carmelitano. Insieme, infatti, i due confratelli furono a lungo pellegrini, prima in Terrasanta, poi a Roma. Fu così che il Romeo di nome fu anche romeo di fatto, cioè pellegrino a Roma, e ci si può domandare se non ebbe tale nome proprio come attributo, per ricordare appunto quel suo devoto viaggio in compagnia di Sant'Avertano. Secondo alcuni studiosi infatti il Beato Romeo di Lucca è forse il Beato Enrico pellegrino, un carmelitano, che è sepolto a Lucca, alla cui intercessione sono attribuiti molti miracoli. Questa notizia è tratta dal Catalogus Sanctorum dei Carmelitani in cui si parla delle reliquie a Lucca un certo beato Enrico carmelitano e pellegrino. Quindi Enrico e Romeo sembrano essere la medesima persona. Questa teoria fece si che le notizie agiografiche di Avertano sono spesso confuse con quelle di Romeo, suo compagno nei pellegrinaggi. Inoltre i due sono sepolti insieme a Lucca. Infatti di ritorno da Roma, Avertano morì a Lucca il 25 febbraio 1380, e sette giorni dopo anche il suo compagno di viaggio, Romeo. A Lucca il 25 febbraio ancora si celebra la sua festa, mentre i Carmelitani la celebrano il 4 marzo. Il corpo del Beato nel 1513 fu traslato dalla Chiesa di San Pietro fuori le mura, in cattedrale; nel 1646 restituito alla primitiva sede nel frattempo ricostruita in città; nel 1807 fu oggetto di nuova traslazione ed infine dal 1826 riposa con Sant’Avertano nella Chiesa dei Santi Paolino e Donato. Nel 1842 fu confermato ab immemorabilis il culto del Beato Romeo.

SOURCE : http://www.santiebeati.it/dettaglio/99085

BEATO ROMEO DA LUCCA

Si chiamava Romea la strada che, dal settentrione, menava verso Roma, passando da Lucca, e che per molti secoli costituì “l'autostrada del sole” dei pellegrini diretti verso la città degli Apostoli Pietro e Paolo per beneficiare di particolari indulgenze. Dante, nella Divina Commedia, ricorda la folla dei romei che percorreva nei due sensi il Ponte Sant'Angelo, a Roma, nel primo anno santo, proclamato nel 1300 da Papa Bonifacio VIII.

Anche il Beato Romeo visse nel '300, cioè nel secolo di Dante e delle contese tra Montecchi e Capuleti in mezzo alle quali fiorì, a Verona, l'amore tra Romeo e Giulietta.

Il Beato è un personaggio che la sua vicenda terrena è assai meno nota, anche agli studiosi, di quanto non lo sia la storia del sospiroso e sfortunato Romeo di Verona.

Forse il Beato Romeo è italiano di origine, e appartenente all'antichissimo ordine religioso dei Carmelitani, devoti della Madonna, che proprio in quel secolo conobbero, nelle città italiane, una nuova rigogliosa fioritura di vocazioni e di fondazioni.

La storia del Beato Romeo si confonde con quella di Sant'Avertano, francese della diocesi Limoges e anch'egli carmelitano. Insieme, infatti, i due confratelli furono a lungo pellegrini, prima in Terrasanta, poi a Roma. Fu così che il Romeo di nome fu anche romeo di fatto, cioè pellegrino a Roma, e ci si può domandare se non ebbe tale nome proprio come attributo, per ricordare appunto quel suo devoto viaggio in compagnia di Sant'Avertano.

Secondo alcuni studiosi infatti il Beato Romeo di Lucca è forse il Beato Enrico pellegrino, un carmelitano, che è sepolto a Lucca, alla cui intercessione sono attribuiti molti miracoli. Questa notizia è tratta dal Catalogus Sanctorum dei Carmelitani in cui si parla delle reliquie a Lucca un certo beato Enrico carmelitano e pellegrino (un romeo, appunto!).

Quindi Enrico e Romeo sono la medesima persona (forse!).

Questa teoria fece si che le notizie agiografiche di S. Avertano sono spesso confuse con quelle del beato Romeo, suo compagno nei pellegrinaggi. Per di più poi i due (Avertano e Romeo) sono sepolti insieme a Lucca.

Infatti di ritorno da Roma, Avertano morì a Lucca il 25 febbraio 1380, e sette giorni dopo il suo compagno di viaggio, Romeo, lo seguì nella gloria eterna: il 4 marzo 1380.

È interessante annotare che l’Arcidiocesi di Lucca venera nel suo calendario diocesano due santi romei: Riccardo il Pellegrino (7 febbraio) e Dativo il Pellegrino (3 giugno).

Tornando al Beato Romeo.

A Lucca il 25 febbraio ancora si celebra la sua festa, mentre i Carmelitani la celebrano il 4 marzo.

Il corpo del Beato nel 1513 fu traslato dalla Chiesa di San Pietro fuori le mura, in cattedrale; nel 1646 restituito alla primitiva sede nel frattempo ricostruita in città; nel 1807 fu oggetto di nuova traslazione ed infine dal 1826 riposa con Sant’Avertano nella Chiesa dei Santi Paolino e Donato.

Nel 1842 il superiore generale dei Carmelitani, con conferma della Congregazione dei Riti, emise il decreto di conferma del culto ab immemorabilis.

BIBLIOGRAFIA E SITI

* AA. VV. - Bibliotheca Sanctorum (Enciclopedia dei Santi) – Voll. 1-12 e I-II appendice – Ed. Città Nuova

* C.E.I. - Martirologio Romano - Libreria Editrice Vaticana – 2007 - pp. 1142

* Grenci Damiano Marco – Archivio privato iconografico e agiografico: 1977 – 2012

* Saggi Ludovico – Santi del Carmelo – Ed. Istitutum Carmelitanum Roma, 1972

* Sito web di wikipedia.org

SOURCE : http://regio18.blogspot.com/2012/12/romeo-pellegrino-in-viaggio-roma-3.html

Beato Avertano, religioso

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fecha de inscripción en el santoral: 25 de febrero

†: c. 1386 - país: Italia

canonización: culto local

hagiografía: Abel Della Costa

Elogio: En Luca, de la Toscana, beato Avertano, peregrino, religioso de la Orden de los Carmelitas.

No son muchas las noticias que poseemos de la vida de este ilustre carmelita. Una fuente buena, aunque muy parca, es el Catálogo de los Santos (carmelitanos), escrito a finales del siglo XIV. Según él, nuestro Avertano nació en la diócesis de Limoges (Francia) a finales del siglo XII, aunque sin que pueda darse una fecha más exacta. 

Con deseos de alcanzar la santidad y atraído por los buenos ejemplos de los carmelitas que venidos de Oriente acababan de llegar a su patria, abrazó la vida del Carmelo como hermano de obediencia (hermano lego). Pronto llamó la atención por sus muchas virtudes, que ejerció en todos los conventos donde le tocó vivir. Fue de peregrinación a Italia y, con gran fama de santidad, visitó varios santuarios y obró el Señor por su medio muchos prodigios, y cuando estaba regresando, murió en la ciudad de Lucca, ya en el siglo XIII,. En la iglesia de San Pedro, en la misma ciudad, fue enterrado.

Pronto acudieron a venerar su sepulcro de toda Italia y de otras naciones, porque el Señor obraba muchos milagros en favor de cuantos acudían a él. Hay en la iglesia de San Pedro y en la catedral de Lucca unas pinturas alusivas a su entierro y a sus milagros que permiten tener una idea aproximada de su época y del culto que recibió inmediatamente.

En el misal carmelita de 1514 ya se introdujo su nombre como beato de la Orden, y la Santa Sede aprobó su oficio de misa y breviario en 1672. Sin embargo, en la reforma de los calendarios santorales posterior al Concilio Vaticano II el nombre fue suprimido, aunque en el actual Martirologio Romano fue introducido de nuevo, para veneración local de la Orden. Existe una «Vita» de Avertano, publicada por los Bolandistas, pero es de época tardía y fantasiosa, por lo que siguen faltando sobre el beato datos más amplios. Tradicionalmente es venerado junto con el beato Romeo, enterrado en el mismo templo que Avertano; pero el Martirologio actual sólo contempla la memoria de este último.

Basado en el artículo del P. Rafael María López-Melús, carmelita, en carmel.net, completado con la noticia de Ludovico Saggi en Enciclopedia dei Santi. La «Vita Avertani» que se menciona se encuentra en Acta Sanctorum, febrero, III, pág 616ss.

Abel Della Costa

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ingreso o última modificación relevante: ant 2012

SOURCE : https://www.eltestigofiel.org/index.php?idu=sn_686

Romeo de Lucca, Beato

Religioso Carmelita, 25 de febrero

Por: _ | Fuente: Carmelnet.org

Religioso Carmelita

Su nombre no consta en el Martirologio Romano pero sí en el Santoral Carmelita

Fecha de beatificación: Culto confirmado el 29 de abril de 1842 por el Papa Gregorio XVI.

Breve Biografia

No son muy seguras la noticias que de él han llegado hasta nosotros.

Parece que nació en Italia, en la segunda mitad del siglo XIII, de padres muy cristianos.

Desde pequeño sintió una inclinación muy profunda hacia las peregrinaciones a santuarios famosos, devoción en boga en su tiempo.

Deseoso de mayor perfección y de una vida estable en el servicio del Señor pidió ser admitido en la Orden del Carmen en calidad de hermano de obediencia.

Como ya era granado en edad, se entregó de lleno a vivir su vocación.

Pasaba el día entre los trabajos que le mandaba la obediencia, la oración y la maceración de su cuerpo.

Era el ejemplo de cuantos le contemplaban, sobre todo por su gran humildad.

Con permiso de sus superiores, y en compañía de otro carmelita -San Avertano, hoy santo canonizado, cuya fiesta celebraba la Orden el 25 de febrero- hizo grandes romerías a todos los santuanos más famosos de su tiempo.

Parece ser que su nombre de bautismo y de religioso carmelita era Enrique, pero que muy pronto, por las muchas romerías en las que participó, el pueblo empezó a llamarle Romeo, con cuyo nombre sería ya siempre conocido.

El Catálogo de los Santos, escrito a finales del siglo XIV, habla del Bto. Romeo y lo coloca en relación estrecha con San Avertano durante la vida y después de muerto porque Iue colocado su cuerpo en el mismo sepulcro que el de San Avertano.

A finales del siglo XIV, el obispo de Lucca, Juan III, mandó colocar su cuerpo dentro del sepulcro de San Avertano. carmelita. Siempre ya correrían la misma suerte.

El papa Gregorio XVI, el 29 de abril de 1842, ratificaba el decreto de culto inmemorial otorgado a nuestro Bto. Romeo.

SOURCE : https://es.catholic.net/op/articulos/35846/romeo-de-lucca-beato.html#modal

ROMEO DE LUCA - BEATO

Romeo nació en Italia, en la segunda mitad del siglo XIII, de padres muy cristianos. Desde pequeño sintió una inclinación muy profunda hacia las peregrinaciones a santuarios famosos, devoción en boga en su tiempo. Deseoso de mayor perfección y de una vida estable en el servicio del Señor pidió ser admitido en la Orden del Carmen como religioso hermano. Como ya era granado en edad, se entregó de lleno a vivir su vocación. Pasaba el día entre los trabajos que la obediencia le mandaba, la oración y la maceración de su cuerpo. Era el ejemplo de cuantos le contemplaban, sobre todo por su gran humildad. Con permiso de sus superiores, y en compañía de otro carmelita -San Avertano- hizo grandes romerías a los santuarios más famosos de su tiempo. Parece ser que su nombre de bautismo y de religioso carmelita era Enrique, pero que muy pronto, por las muchas romerías en las que participó, el pueblo empezó a llamarle Romeo, con cuyo nombre sería ya siempre conocido. 

La Santa Sede confirmó su culto inmemorial el 29 de abril de 1842.

SOURCE : https://carmelitassantos.blogspot.com/2017/03/romeo-de-lucca.html

Voir aussi : http://carmelnet.org/biographies/AvertanusRomaeus.pdf