mercredi 27 décembre 2017

Bienheureux ALFREDO PARTE SAIZ, prêtre piariste (père des Écoles Pies) et JOSÉ MARIA (JOSEPH-MARIE) CORBIN FERRER, étudiant et membre de la Federación de Estudiantes de la Acción Católica, martyrs


Bienheureux Alfred Parto et Joseph-Marie Corbin Ferrer

Martyrs de la guerre civile en Espagne (+ 1936)

Béatifiés le 11 mars 2001.

À Santander de Biscaye en Espagne, l’an 1936, le bienheureux Alfred Parto, prêtre de l’Ordre des Clercs réguliers des écoles religieuses et, sur un bateau-prison dans la baie de ce port, le bienheureux Joseph-Marie Corbin Ferrer, tous deux martyrs de la persécution menée contre l’Église au cours de la guerre civile.

Martyrologe romain

SOURCE : https://nominis.cef.fr/contenus/saint/12365/Bienheureux-Alfred-Parto-et-Joseph-Marie-Corbin-Ferrer.html

Alfredo Parte Saiz

1899-1936

Né le 2 juin 1899 à Cilleruelo de Bricia (Burgos, Espagne), aîné des sept enfants de Castor et Justa, Alfredo fut tôt envahi par l’idéal des Pères des Ecoles Pies pour l’éducation chrétienne des jeunes.

A dix-huit ans, une maladie au fémur le laissa boiteux pour le reste de ses jours. Il ne pouvait plus courir, jouer au football, partager les récréations des enfants.

Entré chez les Religieux Piaristes, avec le nom de Alfredo de la Vierge, il fut ordonné prêtre en 1928.

Religieux convaincu, généreux, humble, pieux, ami des jeunes et des enfants… il avait beaucoup de qualités.

Lors de la guerre civile, il se trouvait au collège de Villacarriedo. Réfugié chez sa tante, il fut fait prisonnier et conduit dans la cale du bateau Alfonso Pérez, dans la baie de Santander. Avant d’avoir à répondre aux questions, il déclara clairement - et tout le monde l’entendit : Je suis un Père des Ecoles Pies, du collège de Villacarriedo. 

On voulait le faire monter sur le pont pour le fusiller et, voyant son infirmité, les miliciens voulurent l’aider à monter… Le Père leur fit cette remarque : Jusqu’à maintenant, j’ai souvent eu besoin d’aide, mais aujourd’hui, pour monter jusqu’au Bon Dieu, je n’ai besoin de personne. Et il monta comme il put jusque sur le pont, où ils le fusillèrent.

Le père Alfredo fut martyrisé le 27 décembre 1936, et béatifié en 1995.

SOURCE : https://samuelephrem-eu.over-blog.com/article-alfredo-parte-saiz-121634240.html

Blessed Alfredo Parte-Saiz

Also known as

Alfredo of the Virgin

Memorial

27 December

Profile

Member of the Piarists, making his vows on 13 August 1916. Began working in the Pious Schools in Villacarriedo, Spain in 1922Ordained in PalenciaSpain on 3 March 1928.Arrested on 17 November 1936 for the crime of being a Catholic priest during the Spanish Civil War; he was imprisoned on a ship in the port of Santander. He was “tried” on 27 December 1936 and offered clemency if he would deny being a priest and a Piarst; he declined. Martyr.

Born

2 June 1899 in Cilleruelo de Bricia, Burgos, Spain

Died

shot in the head on 27 December 1936 in on a prison ship in the harbor of Santander, Cantabria, Spain

Venerated

15 December 1994 by Pope John Paul II (decree of martyrdom)

Beatified

1 October 1995 by Pope John Paul II

SOURCE : https://catholicsaints.info/tag/name-alfredo/

PARTE SAIZ, ALFREDO, BL.

Martyr, priest of the Order of Poor Clerics Regular of the Mother of God of the Pious Schools (Piarists); b. June 1, 1899 in Cilleruelo de Bricia, Burgos, Spain; d. Dec. 27, 1936. Alfredo Parte was a priest from the Collegio Villacarriedo. In mid-August 1936, he fled to his uncle's home in Santander. On November 15 he was seized. He consoled his fellow prisoners and endured his suffering with patience until he was executed by gunfire. He was beatified on Oct. 1, 1995 by Pope John Paul II together with 12 other Piarists (see pamplona, dionisio and companions, bb.).

Feast: Sept. 22.

Bibliography: "Decreto Super Martyrio," Acta Apostolicae Sedis (1995): 651–656. La Documentation Catholique 2125 (5 November 1995): 924.

[l. Gendernalik/eds.]

SOURCE : https://www.encyclopedia.com/religion/encyclopedias-almanacs-transcripts-and-maps/parte-saiz-alfredo-bl



Beato Alfredo Parte Sacerdote scolopio, martire



Cirraluelo de Bricia, Spagna, 2 giugno 1899 - Santander, Spagna, 27 dicembre 1936

Nacque in Spagna a Cirraluelo de Bricia (Burgos) il 2 giugno 1899; entrò fra gli Scolopi vestendone l'abito il 1° agosto 1915 ed emettendo i voti religiosi il 13 agosto del 1916. Diventò sacerdote a Palencia il 3 marzo 1928. Svolgeva il suo ministero calasanziano nel Collegio delle Scuole Pie di Villacarriedo, sin dal 1922. Da qui fu estromesso dai miliziani rivoluzionari nel luglio 1936; costretto a rifugiarsi in casa della zia a La Concha, venne arrestato il 17 novembre e rinchiuso nella nave-prigione, ancorata nel porto di Santander. Trascorse nella nave-fantasma «Alfonso Pérez» 40 giorni, insieme ad altri prigionieri e dal profondo della stiva, fu chiamato il 27 dicembre 1936 davanti ad un «Tribunale» allestito sulla nave. Gli fu suggerito di insudiciarsi le mani, per passare come fosse un manovale, ciò avrebbe potuto salvarlo, ma padre Alfredo Parte rispose: «Io non voglio rinnegare la mia professione di sacerdote e di scolopio» e quindi si dichiarò: «Sacerdote scolopio di Villacarriedo». Fu la sua fine, giunto al termine della scaletta che portava in coperta, lo raggiunse un colpo di pistola alla nuca. (Avvenire)

Etimologia: Alfredo = guidato dagli elfi, dall'anglosassone

Martirologio Romano: A Santander in Cantabria sulla costa della Spagna, beato Alfredo Parte, sacerdote dell’Ordine dei Chierici regolari delle Scuole Pie e martire, che, durante la persecuzione, fu condotto in quanto sacerdote a glorioso martirio. 

La feroce guerra civile spagnola, che imperversò in due momenti successivi, separati fra loro dal breve spazio di due anni, nel 1934 con la Rivoluzione delle Asturie (5-14 ottobre) e dal luglio 1936 al 1939; portò in essa per una complessa combinazioni di varie ragioni, oltre che motivi politici, anche un filone di aperta lotta antireligiosa.

A causa di ciò, caddero vittime innocenti, migliaia di ecclesiastici, di tutte le condizioni, vescovi, sacerdoti, suore, seminaristi, religiosi di parecchi Ordini, laici impegnati nell’apostolato cattolico.

Nel 1934 i martiri furono pochi, grazie al duro intervento del Generale Franco, ma specie nel 1936 il numero raggiunse oltre 7000 martiri, fu una vera e propria persecuzione generalizzata, che durò più a lungo, colpendo le zone della Spagna dove si era affermata la Repubblica ad opera di gruppi e partiti estremisti, che agirono con potere autonomo ed arbitrario.

E fra i tanti martiri dei vari Ordini Religiosi, che nulla avevano a che fare con la politica, la Chiesa il 1° ottobre 1995 con papa Giovanni Paolo II, ha beatificato tredici Religiosi Scolopi, come venivano e vengono chiamati, i membri della “Congregazione delle Scuole Pie”, fondata da s. Giuseppe Calasanzio nel 1597.

Essi tutti spagnoli, morirono in giorni e luoghi diversi, in quel fatidico anno 1936; ne riportiamo i nomi e per quanto riguarda le loro note biografiche, si rimanda alla scheda propria di ognuno:

Padre Dionisio Pamplona, padre Manuel Segura, fratel David Carlos, padre Faustino Oteiza, fratel Fiorentino Felipe, padre Enrico Canadell, padre Maties Cardona, padre Francesco Carceller, padre Ignasi Casanovas, padre Carlos Navarro, padre José Ferrer, padre Juan Agramunt, padre Alfredo Parte.

Padre Alfredo Parte nacque a Cirraluelo de Bricia (Burgos) il 2 giugno 1899; entrò fra gli Scolopi vestendone l’abito il 1° agosto 1915 ed emettendo i voti religiosi il 13 agosto del 1916. I suoi studi e la sua formazione filosofica e teologica, iniziata ad Irache, fu interrotta da una lunga malattia, poté essere ordinato sacerdote a Palencia il 3 marzo 1928 a 29 anni; scriveva di lui un suo confratello: “Era una cosa che edificava vederlo con le sue stampelle così allegro, come se fosse completamente sano, sempre con il sorriso sulle labbra”.

Svolgeva il suo ministero calasanziano nel Collegio delle Scuole Pie di Villacarriedo, sin dal 1922 e da dove fu estromesso dai miliziani rivoluzionari nel luglio 1936; fu costretto a rifugiarsi in casa della zia a La Concha e qui venne arrestato il 17 novembre e qualche giorno dopo rinchiuso nella nave-prigione, ancorata per questo scopo nel porto di Santander.

Trascorse nella stiva della nave-fantasma ‘Alfonso Pérez’ 40 giorni, insieme ad altri prigionieri e dal profondo della stiva, venne chiamato il 27 dicembre 1936, per presentarsi davanti ad un cosiddetto ‘Tribunale’ allestito nella stessa nave per giudicare i prigionieri.

Gli fu suggerito di insudiciarsi le mani, per passare come fosse un manovale, ciò avrebbe potuto salvarlo, ma padre Alfredo Parte ringraziando per il consiglio, rispose: “Io non voglio rinnegare la mia professione di sacerdote e di scolopio” e quindi ai supposti giudici si dichiarò: “Sacerdote scolopio di Villacarriedo”.

Fu la sua fine, giunto al termine della scaletta che portava in coperta, lo raggiunse un colpo di pistola alla nuca; si aggiunse così alla grande schiera di martiri di quella scellerata persecuzione, per sempre impressa nella storia della cattolica Spagna.

Autore: Antonio Borrelli

BEATO ALFREDO PARTE SAIZ

27 de diciembre

1936 d.C.

   Nació en Cilleruelo de Bricia (Burgos). Desde muy niño sintió la vocación escolapia; profesó en 1916. Fue ordenado sacerdote escolapio en Palencia en 1928. Una enfermedad en el fémur le dejó cojo cuando tenía 18 años. Eso le impidió compartir el deporte con sus alumnos, expresando el carácter alegre que tenía. Además, esa enfermedad originó una de las anécdotas más significativas y espontáneas de su martirio. Viéndole cojo los milicianos, quisieron ayudarle a subir a la cubierta del barco para fusilarle. A lo que él respondió. "Hasta ahora he necesitado cachava, pero para subir hacia Dios no necesito cachava”. Y la arrojó, trepando como pudo hasta la cubierta.

   Ejerció el ministerio calasancio en Villacarriedo. Fue un hombre franco, claro, sencillo, natural, buen compañero y con gran sentido del humor. Fue profesor de mecanografía y taquigrafía. Fue director del internado y procurador de la casa.

   Cuando estalló la guerra civil, se encontraba en su pueblo pasando las vacaciones, pero al enterarse de la persecución hacia los religiosos regresó a Villacarriedo, y de allí pasó a Santander, donde en ningún momento quiso renunciar a vestir el hábito y declararse sacerdote escolapio. Antes de morir dijo: "Haga saber a los escolapios que muero porque quiero. Deseo dar mi vida por Dios y por las Escuelas Pías". Murió en la nave prisión "Alfonso Pérez", atracada en el puerto de Santander, de un tiro en la nuca. Fue beatificado con el grupo de escolapios por SS Juan Pablo II en 1995.

Página Principal

SOURCE : http://www.parroquiasanmartin.com/alfredopartesaiz.html


José María Corbín Ferrer

1914-1936

Né le 26 décembre 1914 à Valencia, José María fut baptisé le 1er janvier suivant.

Après le lycée, il fit de brillantes études de Chimie à Valencia puis, après sa licence, eut une bourse pour poursuivre sa marche universitaire à l’Université de Santander.

Surtout il se distingua par son engagement chrétien dans les rangs de la Fédération des Etudiants d’Action Catholique et dans la Congrégation mariale.

Arrêté à Santander le 28 août 1936, pour le «grave délit» d’assister chaque jour à la Messe, il fut conduit dans la cale du Alfonso Pérez ancré dans la baie de Santander : il se trouva être là le plus jeune des quelque deux cents prisonniers (au moins) de cet énorme navire-prison de sept mille tonnes. José María s’efforça de remonter le moral de chacun, encourageant ses camarades à se préparer à la mort et au martyre.

Le bateau Alfonso Pérez fut d’abord la cible d’une attaque aérienne de dix-huit trimoteurs, qui fit des morts et des blessés, au milieu d’une panique indescriptible ; puis montèrent à bord des «autorités», qui décidèrent l’exécution sommaire de tout ce qui avait une tête de curé : il y eut là cent soixante victimes, exécutées sans aucun jugement, sinon celui de condamner à mort tout prêtre, tout religieux, tout croyant.

Ayant à peine accompli vingt-deux ans, José María fut fusillé le lendemain de son anniversaire, le 27 décembre 1936. Les corps des victimes, dépouillés de tout objet de valeur, furent transportés à la hâte et jetés dans une fosse commune au cimetière de Ciriego.

Même les milieux diplomatiques protestèrent, en premier les Anglais, et le bateau cessa d’être prison en février 1937. Deux ans après, il repartait comme cargo, rebaptisé Cantabria.

José María fut béatifié en 1995.

SOURCE : https://samuelephrem-eu.over-blog.com/article-jose-maria-corbin-ferrer-121634263.html

Blessed José María Corbin-Ferrer


Also known as
  • Giuseppe Maria Ferrer-Corbin
Profile

Young layman in the archdiocese of Valencia, Spain. Brilliant university student, studying chemistry. Member of the Federation of Catholic Students. Arrested on 28 August 1936 for being a faithful Catholic during the Spanish Civil War, he was imprisoned on a ship in the harbour of Santander, Spain, and then given a show trial during which he was offered clemency if he would renounce his faith; he refused. Martyr.

Born
Additional Information


Beato Giuseppe Maria (José Maria) Corbin Ferrer Giovane laico, martire



Valencia, Spagna, 26 dicembre 1914 - Nave-Prigione “Alfonso Pérez”, 27 dicembre 1936

Martirologio Romano: In una galera all’ancora sempre al largo di Santander in Spagna, beato Giuseppe Maria Corbin Ferrer, che affrontò la gloriosa prova per Cristo. 

José María Corbín Ferrer nacque a Valencia, in Spagna, il 26 dicembre 1914 e fu battezzato il 1° gennaio seguente nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano in Valencia. Brillante studente universitario di Scienze Chimiche, per il suo impegno apostolico nella Federazione degli Studenti dell’Azione Cattolica José María fu arrestato a Santander il 28 agosto 1936, nel contesto della guerra civile spagnola appena scoppiata.

Il 27 dicembre 1936 sulla Nave-Carcere “Alfonso Pérez” José María Corbín Ferrer, giovane laico, subì il martirio in odio alla fede, spargendo così il suo sangue per Cristo. Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato l’11 marzo 2001 con altre 232 vittime della medesima persecuzione.

Autore: Fabio Arduino

José María Corbín Ferrer nació en Valencia, España, el 26 de diciembre de 1914 y fue bautizado el 1 de enero siguiente en la iglesia parroquial de San Esteban, en Valencia. Destacado estudiante de Ciencias Químicas, por su trabajo apostólico en la Federación de Estudiantes de la Acción Católica, José María fue detenido en Santander, el 28 de agosto de 1936, y confinado en el barco-prisión «Alfonso Pérez». El 27 de diciembre del mismo año fue martirizado por odio a la fe, derramando así su sangre por Cristo. SS Juan Pablo II lo beatificó el 11 de marzo de 2001 con otras 232 víctimas de esa persecución cuyas causas se radicaron en Valencia -en este caso por ser su ciudad de nacimiento.

De un artículo de Fabio Arduino.

fuente: Santi e Beati

SOURCE : https://web.archive.org/web/20150923235930/http://www.eltestigofiel.org/lectura/santoral.php?idu=4627

Beato José María Corbín Ferrer, Mártir de Valencia

Diciembre 27

Martirologio Romano: En un barco prisión en la costa de Santander en España, beato José María Corbín Ferrer, que afrontó la gloriosa prueba por Cristo. (1914-1936).

Nació en Valencia, el 26 de Diciembre de 1914.

Nació en Valencia. Era un joven soltero y universitario, estudiante de Medicina y de Ciencias Químicas. Estuvo becado por la universidad Internacional de Santander. Era miembro de la juventud de Acción Católica y congregante mariano. Trabajó activamente en la Federación Regional de Estudiantes Católicos y pertenecía a la Comunión Tradicionalista. Era catequista de niños y visitaba asiduamente a los enfermos del hospital.

La guerra civil le pilló en Santander, donde no tuvo ningún miedo a manifestar sus convinciones católica. Fue detenido y llevado a una checa del ayuntamiento santanderino, donde estuvo dos semanas y después llevado al barco prisión “Alfonso Pérez” en Santander. No perdió el ánimo, de manera que ayudaba a los demás granjeándose las simpatías de los propios guardianes.

Con los presos rezaba todos los días el rosario poniéndose en manos de la Providencia. Durante un bombardeo de los nacionales de Santander, que alcanzó al buque prisión, ayudó a los heridos.

Presintiendo su muerte, se confesó y días después fue fusilado después de gritar vivas a Cristo Rey. Su padre, en Valencia, también fue fusilado.

El más joven de los mártires trató de llevar a sus compañeros a vivir plenamente las virtudes cristianas con el testimonio de su vida.

Murió en Santander, en el barco prisión "Alfonso Pérez", el 27 de Diciembre de 1936.

SOURCE : http://vidas-santas.blogspot.com/2012/12/beato-jose-maria-corbin-ferrer-martir.html