Bienheureux Innocent Guz
Prêtre
franciscain martyr (✝ 1940)
Joseph Adalbert
Guz, né en 1890 en Pologne autrichienne (aujourd'hui l'Ukraine), prend le nom
d'Innocent en entrant chez les franciscains, où il est ordonné prêtre en 1914.
Il rencontre Maximilien Kolbe et se rend
dans la communauté que celui-ci avait fondée comme enseignant et confesseur.
Arrêté le 21 mars 1940 par les soviétiques, emprisonné, il réussit à s'échapper
pour se rendre en zone allemande où il est capturé par la Gestapo et envoyé au
camp de Sachsenhausen où il a été cruellement martyrisé par un de ses gardiens.
Béatifié en 1999 à Varsovie par Jean-Paul II.
Au camp de concentration de Sachsenhausen en Allemagne, l’an 1940,
le bienheureux Innocent Guz, prêtre franciscain conventuel et martyr. Dès
l’occupation de la Pologne par les troupes du régime nazi, il fut arrêté avec
d’autres prêtres, déporté et, après des traitements inhumains, massacré par des
gardes du camp.
Martyrologe
romain
SOURCE : http://nominis.cef.fr/contenus/saint/11794/Bienheureux-Innocent-Guz.html
Blessed Józef Wojciech Guz
1 June 2015,
10:39 pm
Also known as
- Innocent
- Innocenty
- 6
June
- 12
June as one of the 108 Polish Martyrs of World War II
Profile
After high school Jozef tried to join the Jesuits,
but was turned down. On 25
August 1908 be joined the Franciscans,
taking the name Innocenty. Studied philosophy and theology in Krakow, Poland. Ordained on 2 June
1914. Parish
priest in a number of cities, and worked with Saint
Maximilian Kolbe. Confessor
to a Franciscan monastery
at Niepokalanów, Poland from 1933 to 1936. Vice-master of clerics and singing teacher in the minor seminary. Parish
priest in Grodno, Poland. Imprisoned by invading Russia troops on 21
March 1940 for the crime of being a Polish priest, but he managed to escape. Captured by invading German troops, he was sent to several prisons for the crime of being a priest before finally ending at the concentration camp at
Sachsenhausen where he was severely beaten and put to forced labour; when he
could not work, owing to a broken leg, he was nearly drowned and finally murdered. Martyr.
Born
- from trauma resulting from having a charged fire
hose stuffed down his throat on 6
June 1940 in the prison camp at Sachsenhausen-Oranienburg, Oberhavel, Germany
- 26
March 1999 by Pope John Paul II (decree of martyrdom)
Beato Innocenzo (Innocenty Jozef Wojciech) Guz Sacerdote e martire
Leopoli, 18 marzo 1890 - Sachsenhausen, 6
giugno 1940
Sacerdote polacco
trucidato nel campo di concentramento di Sachsenhausen in Germania.
Martirologio Romano: A Sachsenhausen in Germania, beato Innocenzo
Guz, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire, che, polacco
di origine, durante l’occupazione militare della patria da parte dei seguaci di
dottrine nemiche degli uomini e della religione, per la sua fede in Cristo fu
trucidato dalle sentinelle del campo di prigionia.
Józef
Wojciech nacque il 18 marzo 1890 a Leopoli, odierna Ucraina. Dopo la scuola
primaria ed il ginnasio nella città natale, avrebbe desiderato far parte della
Compagnia di Gesù, ma non fu accettato per motivi economici ed optò allora per
farsi francescano. Il 25 agosto 1908 indossò il saio prendendo il nome di
Innocenty. Concluso il noviziato, il 26 agosto 1909 emise a Leopoli i suoi
primi voti. Intraprese poi gli studi filosofici e teologici a Cracovia,
conclusisi con l’ordinazione presbiterale il 2 giugno 1914. Esercitò il suo ministero ad Hanaczów, a Czylki, ad Halicz, a Varsavia,
a Leopoli, a Radomsko ed infine più a lungo a Grodno. Qui incontrò padre Kolbe, che
negli anni Venti pubblicava proprio in tale convento il “Cavaliere
dell’Immacolata”. Tra il 1933 ed il ‘36 fu a Niepokalanów, ove esercitò il
ministero di confessore per i numerosi confratelli del convento. Fu anche
vicemaestro dei chierici e professore di canto nel seminario missionario
minore. Nel 1936 fu nuovamente trasferito a Grodno, ove fu sorpreso dalla
seconda guerra mondiale e dall’occupazione russa. Il 21 marzo 1940 fu arrestato
dai sovietici e rinchiuso nel carcere di Grodno, da cui fortunatamente riuscì
ad evadere. Attraversando la frontiera russo-tedesca fu catturato dai tedeschi
e portato prima nella prigione di Suwalki e poi, dal 20 aprile successivo, a
Dzialdowo. L’8 maggio infine fu deportato nel campo di concentramento di
Sachsenhausen. Don Stanislaw Borowczyk riferì: “Il 29 maggio tutti i preti e
gli ebrei furono messi insieme e per una settimana furono sottoposti ad
esercitazioni disumane. Padre Innocenty aveva diverse fratture, la gamba gli si
gonfiò e quando il nostro blocco, il 6 giugno, si mise in cammino per
raggiungere il posto di lavoro, egli non ce la faceva a tenere il passo con gli
altri. Per questo motivo fu tolto dal gruppo e, insieme a don Czapczyk di
Varsavia, fu malmenato, preso a calci e costretto, saltellando a gambe piegate,
a raggiungere il blocco. Qui la guardia della camerata, Fritz, portò i due nei
bagni e cominciò a gettare loro addosso acqua fredda. Ad un certo punto spinse
il sacerdote in una vasca da bagno piena di acqua, gli ficcò in bocca il tubo
di gomma di un idrante e in questo modo lo uccise”. Ormai in fin di vita, padre
Innocenty disse all’amico che aveva accanto: “Io vado dall’Immacolata, tu
rimani e fa’ quel che devi fare”. Don Borowczyk, compagno di prigionia a
Sachsenhausen, testimoniò: “Padre Guz visse l’ultimo periodo di vita da
autentico martire e credo che si debba pregare non per la sua anima... bensì
per avere il suo aiuto”. In data 6 giugno padre
Inocenty è così ricordato dal martirologio: “A Sachsenhausen in Germania,
ricordo del Beato Innocenzo Guz, presbitero dell’Ordine dei Frati Minori
Conventuali e martire, che, nato in Polonia, e da lì deportato in Germania
durante l’occupazione militare ad opera dei seguaci di un’ideologia nemica
degli uomini e della religione, fu trucidato dalle sentinelle del campo di
prigionia per la sua fede in Cristo”.
Autore: Fabio
Arduino