Saint Nicolas le Pèlerin
Pèlerin (✝ 1094)
Né en Grèce, dans
l'Attique, il n'avait comme prière, dès sa jeunesse, que "Seigneur, prends
pitié" et pour bâton, sans cesse à la main, une croix de bois. On le prit
pour fou et on le traita comme tel, même dans le monastère où il était entré.
Il quitta la Grèce et, emmené par un moine de ce monastère, il parcourut le sud
de l'Italie, gardant sa croix en main, au cri de "Kyrie eleison".
À Trani dans les Pouilles, en 1094, saint Nicolas le pèlerin. Né en
Grèce, il parcourut la région, une croix dans la main et priant sans arrêt:
Kyrie eleison.
Martyrologe
romain
SOURCE : http://nominis.cef.fr/contenus/saint/7225/Saint-Nicolas-le-Pelerin.html
Saint Nicolas le Pèlerin
Saint Nicolas, dit
''le Pèlerin'', ne doit pas être confondu avec le célèbre saint Nicolas de
Bari. Il s'agit d'un jeune pèlerin, venu de Grèce à Trani dans les Pouilles au
XIe siècle. Les Eglises d'Orient et d'Occident ne se considéraient alors pas
comme séparées.
Le jeune homme, répétait sans cesse ''Kyrie Eleison'' et
tenait à la main une croix de bois, pendant son pèlerinage sur les lieux saints
de Grèce, de Dalmatie et de la côte adriatique italienne. Il arriva à Trani en
provenance de Tarante et réunit comme à son habitude la jeunesse locale à qui
il faisait répéter son invocation et lui apprenait à mieux prier. Mais il mourut
quelques semaines après son arrivée, en juin 1094. Des miracles, grâce à son
intercession, furent attestés, si bien qu'en 1098, l'évêque de Trani
l'inscrivit comme Vénérable à cause de sa vie de pénitence en Grèce, telle que
la raconta son compagnon Bartholomée, et à cause de ses miracles post-mortem
qui furent relatés et retranscris par des témoins oculaires. Urbain II
autorisa la canonisation du jeune pèlerin et on édifia à Trani une
basilique au bord de la mer qui abrita sa dépouille. Trani en fit son
patron. Le Pape Benoît XIV confirma son culte en 1748 et l'inscrivit au
martyrologe romain.
Reliquie di San
Nicola Pellegrino, cripta della Cattedrale di Trani.
Nicholas the Pilgrim (Peregrinus) (RM)
Born in Greece, 1075; died in Trani, Italy, 1094; canonized in 1098. As a
teenager, Nicholas migrated from his homeland to Apulia in southern Italy. He
wandered through the streets carrying a cross and crying "Kyrie Eleison."
Crowds of children would follow him, repeating the same cry. Although he was
often treated as a lunatic, when he died at the age of 19, so many miracles
were worked at his tomb that he was canonized almost immediately (Benedictines,
Encyclopedia).
San Nicola il Pellegrino
m. Trani, 1094
La
cattedrale di Trani è la sua memoria vivente, una memoria di straordinaria
armonia. Nicola il Pellegrino è patrono della città pugliese: a lui è dedicato
il tempio costruito nel 1097. Nicola di Trani proveniva dalla Grecia;
trasferitosi in Puglia, la percorse per intero. Le cronache riferiscono che
pronunciasse una sola, insistente invocazione: «Kyrie Eleison». Morì a Trani
nel 1094. Infiniti da allora i miracoli sulla sua tomba . (Avvenire)
Patronato: Trani
Etimologia: Nicola = vincitore del popolo, dal greco Nikòlaos
Martirologio Romano: A Trani in Puglia, san Nicola, che, pellegrino nato
in Grecia, percorreva tutta la regione portando in mano una croce e ripetendo
senza interruzione ‘Kyrie, eléison’.
Al contrario del più celebre s. Nicola patrono di Bari, del nostro s.
Nicola denominato il Pellegrino, vi sono pochissime notizie ma certamente degne
di fede, egli è patrono della città di Trani, dove morì nel 1094 dopo appena
quindici giorni dal suo arrivo, proveniente da Taranto e prima ancora da
Otranto.
Era nato in Grecia e dopo aver trascorso alcuni anni in solitudine giunse in
Puglia, che percorse tutta intera con una croce in mano e ripetendo
l’invocazione ‘Kyrie Eleison’.
Attirava
e riuniva intorno a sé i ragazzi dando loro piccoli doni e facendo ripetere
loro la sua invocazione.
Dopo la sua morte fiorirono numerosi miracoli; quattro anni dopo nel 1098 nel
Sinodo Romano, il vescovo di Trani si alzò e chiese all’Assemblea che il
venerabile Nicola venisse iscritto nel catalogo dei Santi per i meriti avuti in
vita e per i miracoli avvenuti post-mortem.
Il papa Urbano II emanò un ‘Breve’ che autorizzava il vescovo di Trani dopo
opportuna riflessione ad agire come riteneva più opportuno. Il vescovo tornato
a Trani lo canonizzò e dopo avere eretto una nuova basilica vi depositò il
corpo del Santo.
Nel 1748 papa Benedetto XIV lo inserì nel Martirologio Romano. Le fonti delle
notizie sono quattro: le prime tre riportate dalla “Bibliotheca hagiografica
Latina antiquae et mediae aetatis” 2° vol. Bruxelles 1898-1901. La prima
riguarda la sua vita in Grecia testimoniata da Bartolomeo suo compagno; la
seconda narra il suo arrivo a Trani, la morte, e i miracoli ed è stata scritta
da Adelferio testimone oculare; la terza ha per autore il diacono Amando di
Trani e narra la canonizzazione e traslazione di s. Nicola; la quarta fonte è
una ‘Vita’ stampata in lingua italiana e narra la seconda traslazione del
corpo.
Nicola deriva dal greco Nikòlaos e significa “vincitore del popolo”.
Autore: Antonio
Borrelli