Abbaye bénédictine Saint Pantaleon, Cologne, dessin de
1625
Saint Reynold
Moine considéré comme martyr (+ 960)
ou Renaud.
Moine considéré comme martyr parce que les tailleurs
de pierre dont il avait la direction se liguèrent contre lui et le tuèrent.
SOURCE : https://nominis.cef.fr/contenus/saint/5137/Saint-Reynold.html
Rinold, OSB, M (AC)(also known as Rainald, Reinold, Reynold)
Died 960; feast day formerly on March 7. Saint Rinold is said to have belonged to the family of Charlemagne. The youngest of the four sons in William Caxton's romantic poem Aymon, Saint Rinold entered the Benedictine monastery of Saint Pantaleon in Cologne, was put in charge of building, and was killed by the stonemasons with their hammers and his body flung into a pool near the Rhein. He had been overseeing these stonemasons, who were annoyed because he worked harder and longer than they did. It is said that his body was later recovered through a divine revelation. He is the patron of stonemasons (Benedictines, Delaney, Encyclopedia). In art, Saint Rinold is portrayed as a Benedictine monk with a stonemason's hammer. He may also be shown as he is killed by the masons and flung into a pool. Occasionally, he is represented as a royal knight (Roeder).
SOURCE
: http://www.saintpatrickdc.org/ss/0107.shtml
Saint Reinhold of Cologne
Also known as
- Reinhold
of Koln
- Reinhold
of Dortmund
- Rainald
of….
- Reinold
of….
- Reinout
of….
- Reynold
of….
- Rinaldo
of….
- Rinold
of….
Profile
Relative of Charlemagne. Benedictine monk. Supervised building operations at Saint Pantaleon abbey,Cologne, Germany. Murdered by the construction workers; Reinhold worked harder than they
did and made them look bad.
- beaten to death with hammers by stone masons in 960 at Cologne, Germany
- body thrown in the
Rhine River
- body later found
through divine revelation
- relics transferred to the church of Saint Rheinold in Dortmund, Germany in 1059
- some relics transferred to Cologne, Germany
- some relics transferred to Toledo, Spain in 1616
- monk with a stone mason‘s hammer
- monk being killed by the stone masons
- dead monk being thrown into water
- knight holding a hammer
San Rinaldo di Colonia Monaco
Colonia, Germania, XIII
secolo
Etimologia: Rinaldo = potente consigliere, dall'antico tedesco
A Toledo in Spagna, s. Rinaldo di Colonia per una confusione con s.
Rinaldo di Nocera Umbra, viene celebrato nello stesso giorno del 9 febbraio; ma
la maggioranza delle tradizioni e documenti liturgici, riportano il 7 gennaio,
ricorrenza della traslazione delle reliquie, come giorno della celebrazione.
Si è
obbligati a dare notizie di ordine generale sulla sua vita, in quanto le fonti
esistenti si dividono in due gruppi, i poemi epici e le leggende e quasi tutte
le versioni dei due gruppi differiscono nei particolari.
Rinaldo fu il primogenito dei quattro figli di Haimon e di una sorella di Carlo
Magno, trascorse la gioventù dedicandosi alle armi, poi avvenne la svolta
decisiva della sua esistenza, si pentì del tipo di vita condotto fino ad allora
e secondo le versioni più antiche decise di espiare i suoi peccati, prestando
opera di muratore a Colonia.
Altre versioni dicono che entrò in un monastero, si suppone quello di S.
Pantaleone di Colonia, dove l’abate lo nomina sorvegliante degli operai addetti
alla costruzione di una chiesa. Il monaco Rinaldo con la sua diligenza suscitò
l’invidia e la ribellione di questi operai, i quali lo uccisero con dei
martelli, gettandone poi il corpo in uno stagno. Anni dopo il cadavere fu
rinvenuto miracolosamente e trasportato a Dortmund.
Le versioni epiche ne fanno invece un valoroso guerriero, contemporaneo di un
santo monaco omonimo, che visse in un’epoca indeterminata a Colonia e che morì
in concetto di santità tra l’811 e il 1239. Dopo il trasferimento delle sue
reliquie a Dortmund agli inizi del secolo XIII, le tradizioni di un eroe e di
un santo si fusero, ricavandone un unico Rinaldo monaco, che così venne a
cancellare ogni traccia dell’eroico guerriero.
Dai primi decenni del secolo XIII si venne ad instaurare un culto per s.
Rinaldo monaco, con una cappella a lui intestata a Colonia e dal 1200 egli è
patrono principale di Dortmund e dal 1346 il suo nome compare nei calendari per
lo più come martire.
In Germania fu eletto patrono dei commercianti, patronato che ebbe molta
rilevanza nel Medioevo; inoltre dal 1706 è patrono anche degli scalpellini; il
suo culto si estese da Colonia e Dortmund ai Paesi Bassi, Danzica, Thorn, Riga
e Ulm, alcune reliquie furono portate a Fulda e nel 1616 a Toledo.
Vi sono ben 44 raffigurazioni di s. Rinaldo monaco di Colonia, sparse un po’ in
tutta la Germania e qui anche l’arte subisce la fantasia leggendaria del doppio
personaggio, a volte è rappresentato come monaco con un martello in mano,
simbolo del suo martirio, spesso appare in vesti di guerriero figlio di Hamon,
con spada e scudo, a volte il martello compare anche in mano al cavaliere.
Autore: Antonio
Borrelli