vendredi 2 juin 2017

saint NICOLAS le Pèlerin,



Saint Nicolas le Pèlerin

Pèlerin ( 1094)

Né en Grèce, dans l'Attique, il n'avait comme prière, dès sa jeunesse, que "Seigneur, prends pitié" et pour bâton, sans cesse à la main, une croix de bois. On le prit pour fou et on le traita comme tel, même dans le monastère où il était entré. Il quitta la Grèce et, emmené par un moine de ce monastère, il parcourut le sud de l'Italie, gardant sa croix en main, au cri de "Kyrie eleison".

À Trani dans les Pouilles, en 1094, saint Nicolas le pèlerin. Né en Grèce, il parcourut la région, une croix dans la main et priant sans arrêt: Kyrie eleison.


Martyrologe romain

SOURCE : http://nominis.cef.fr/contenus/saint/7225/Saint-Nicolas-le-Pelerin.html

Saint Nicolas le Pèlerin


Saint Nicolas, dit ''le Pèlerin'', ne doit pas être confondu avec le célèbre saint Nicolas de Bari. Il s'agit d'un jeune pèlerin, venu de Grèce à Trani dans les Pouilles au XIe siècle. Les Eglises d'Orient et d'Occident ne se considéraient alors pas comme séparées.

Le jeune homme, répétait sans cesse ''Kyrie Eleison'' et tenait à la main une croix de bois, pendant son pèlerinage sur les lieux saints de Grèce, de Dalmatie et de la côte adriatique italienne. Il arriva à Trani en provenance de Tarante et réunit comme à son habitude la jeunesse locale à qui il faisait répéter son invocation et lui apprenait à mieux prier. Mais il mourut quelques semaines après son arrivée, en juin 1094. Des miracles, grâce à son intercession, furent attestés, si bien qu'en 1098, l'évêque de Trani l'inscrivit comme Vénérable à cause de sa vie de pénitence en Grèce, telle que la raconta son compagnon Bartholomée, et à cause de ses miracles post-mortem qui furent relatés et retranscris par des témoins oculaires. Urbain II autorisa la canonisation du jeune pèlerin et on édifia à Trani une basilique au bord de la mer qui abrita sa dépouille. Trani en fit son patron. Le Pape Benoît XIV confirma son culte en 1748 et l'inscrivit au martyrologe romain.





Reliquie di San Nicola Pellegrino, cripta della Cattedrale di Trani.



Nicholas the Pilgrim (Peregrinus) (RM)

Born in Greece, 1075; died in Trani, Italy, 1094; canonized in 1098. As a teenager, Nicholas migrated from his homeland to Apulia in southern Italy. He wandered through the streets carrying a cross and crying "Kyrie Eleison." Crowds of children would follow him, repeating the same cry. Although he was often treated as a lunatic, when he died at the age of 19, so many miracles were worked at his tomb that he was canonized almost immediately (Benedictines, Encyclopedia).



San Nicola il Pellegrino


m. Trani, 1094

La cattedrale di Trani è la sua memoria vivente, una memoria di straordinaria armonia. Nicola il Pellegrino è patrono della città pugliese: a lui è dedicato il tempio costruito nel 1097. Nicola di Trani proveniva dalla Grecia; trasferitosi in Puglia, la percorse per intero. Le cronache riferiscono che pronunciasse una sola, insistente invocazione: «Kyrie Eleison». Morì a Trani nel 1094. Infiniti da allora i miracoli sulla sua tomba . (Avvenire)

Patronato: Trani

Etimologia: Nicola = vincitore del popolo, dal greco Nikòlaos

Martirologio Romano: A Trani in Puglia, san Nicola, che, pellegrino nato in Grecia, percorreva tutta la regione portando in mano una croce e ripetendo senza interruzione ‘Kyrie, eléison’.

Al contrario del più celebre s. Nicola patrono di Bari, del nostro s. Nicola denominato il Pellegrino, vi sono pochissime notizie ma certamente degne di fede, egli è patrono della città di Trani, dove morì nel 1094 dopo appena quindici giorni dal suo arrivo, proveniente da Taranto e prima ancora da Otranto. 

Era nato in Grecia e dopo aver trascorso alcuni anni in solitudine giunse in Puglia, che percorse tutta intera con una croce in mano e ripetendo l’invocazione ‘Kyrie Eleison’. 

Attirava e riuniva intorno a sé i ragazzi dando loro piccoli doni e facendo ripetere loro la sua invocazione. 

Dopo la sua morte fiorirono numerosi miracoli; quattro anni dopo nel 1098 nel Sinodo Romano, il vescovo di Trani si alzò e chiese all’Assemblea che il venerabile Nicola venisse iscritto nel catalogo dei Santi per i meriti avuti in vita e per i miracoli avvenuti post-mortem. 

Il papa Urbano II emanò un ‘Breve’ che autorizzava il vescovo di Trani dopo opportuna riflessione ad agire come riteneva più opportuno. Il vescovo tornato a Trani lo canonizzò e dopo avere eretto una nuova basilica vi depositò il corpo del Santo. 

Nel 1748 papa Benedetto XIV lo inserì nel Martirologio Romano. Le fonti delle notizie sono quattro: le prime tre riportate dalla “Bibliotheca hagiografica Latina antiquae et mediae aetatis” 2° vol. Bruxelles 1898-1901. La prima riguarda la sua vita in Grecia testimoniata da Bartolomeo suo compagno; la seconda narra il suo arrivo a Trani, la morte, e i miracoli ed è stata scritta da Adelferio testimone oculare; la terza ha per autore il diacono Amando di Trani e narra la canonizzazione e traslazione di s. Nicola; la quarta fonte è una ‘Vita’ stampata in lingua italiana e narra la seconda traslazione del corpo. 

Nicola deriva dal greco Nikòlaos e significa “vincitore del popolo”.


Autore: Antonio Borrelli