Saint Bienvenu Scotivoli, évêque
Il était archidiacre d’Ancône, sa ville natale, quand
il fut nommé, par Urbain IV, évêque d’Osimo en Italie. Il établit la paix entre
les citoyens d’une cité qui prenait parti pour l’empereur dans son conflit avec
le pape. Avec l’esprit de saint François d’Assise, il sut gagner tous les cœurs
et voulut mourir dans la plus grande pauvreté, sur la terre nue, en 1282.
Saint Bienvenu Scotivoli
Évêque d'Osimo (+ 1282)
Il était archidiacre d’Ancône, sa ville natale, quand
il fut nommé, par Urbain IV, évêque d’Osimo en Italie. Tout le monde y était
gibelin, c’est-à-dire pro-germanique, lorsqu’il prit possession de son siège.
Tels furent son prestige et son savoir-faire qu’à Osimo tous devinrent guelfes,
c’est-à-dire partisans du pape. Ce fut sans doute pour donner sa réussite en
exemple que le pape Martin IV le canonisera très vite, deux ans à peine après
sa mort. Sa dévotion envers saint
François d'Assise lui faisait entreprendre des réformes dans son
diocèse, selon l'esprit franciscain et selon la plus grande pauvreté.
À Osimo dans les Marches, en 1282, saint Bienvenu
Scotivoli, évêque. Nommé à ce siège par le pape Urbain IV, il établit la paix
entre les citoyens et, dans l’esprit des Frères Mineurs, il voulut quitter ce
monde sur la terre nue.
Martyrologe romain
SOURCE : http://nominis.cef.fr/contenus/saint/10217/Saint-Bienvenu-Scotivoli.html
St. Benvenutus Scotivoli
Franciscan bishop. He was born in Ancona, Italy, and
studied law in
Bologna, a fellow student of St. Sylvester. Appointed archdeacon of
Ancona, he went on to become the bishop of
Osimo, Italy. Before his episcopal ordination, Benvenutus became a Franciscan.
He was canonized by Pope Martin IV.
SOURCE : http://www.catholic.org/saints/saint.php?saint_id=1745
Benvenuto Scotivoli, OFM B (RM)
(also known as Benvenutus of Osimo)
Born at Ancona, Italy; died 1282; canonized by Martin
IV. Benevenuto studied law at Bologna, where he was a fellow-student of Saint
Sylvester Gozzolini. He joined the Franciscans at Ancona. He was appointed
archdeacon of Ancona, and finally bishop of Osimo in 1264 (Attwater2,
Benedictines).
SOURCE : http://www.saintpatrickdc.org/ss/0322.shtml
Saint Benevenuto
Scotivoli of Osimo
Also known as
Benevenuto of Ancona
Beneventus…
Benevenutus…
Benvenuto…
Benwenut…
Profile
Studied law at Bologna, Italy,
a student with Saint Sylvester
Gozzolini. Archdeacon in Ancona, Italy. Franciscan.
Chosen bishop of Osimo, Italy by Pope Urban
IV, he served for 13 years during the Guelph and Ghibelline war. Knowing
the date of his death,
he gave away all his property to the poor just
before passing on.
Born
22
March 1282 in Osimo, Italy of
natural causes
buried in
the cathedral of Osimo
1284 by Pope Martin
IV (cultus
confirmation)
Additional Information
Book
of Saints, by the Monks of
Ramsgate
books
Our Sunday Visitor’s Encyclopedia of Saints
Roman Martyrology
other sites in english
sitios en español
Martirologio Romano, 2001 edición
fonti in italiano
strony w jezyku polskim
MLA Citation
“Saint Benevenuto Scotivoli of Osimo“. CatholicSaints.Info.
8 April 2020. Web. 12 September 2021. <http://catholicsaints.info/saint-benevenuto-scotivoli-of-osimo/>
SOURCE : http://catholicsaints.info/saint-benevenuto-scotivoli-of-osimo/
March 22
Bl. Benvenute Scotivoli of Osimo
1282
The Holy Benvenutus Scotivoli was born in the 1200s in
Ancona in the Marche region in central Italy. He studied law at Bologna under
the supervision of St. Sylvester Gozzolini , canon of Osimo. Then he was
appointed papal chaplain and before 1262 the archdeacon of Ancona.
August 1263 he became administrator of the diocese of
Osimo, which was merged with Uman by Pope Gregory IX (1227-41) as punishment
for taking the side of the Emperor Frederick II (1220-1250). He succeeded
Giovanni Colonna, which ended many excommunications. He restored the diocese,
and the 13 March 1264 Pope Urban IV (1261-1264) raised Benvenutus to Bishop of
Osimo.
Before his episcopal ordination, he joined the
Franciscans (Ordo Fratrum Minorum - OFM), promises and took the bar. In 1267
did Pope Clement IV (1265-1968), also the civil authorities in Marche di
Ancona. During this period, he ordained St. Nicholas of Tolentino . When
Benvenutus took over as bishop, all in Osimo were Ghibelline, ie pro-German and
pro-imperial, but his prestige was so great that everyone in Osimo was
guelfere, ie pro-papal.
Benvenutus was a great reformer. 15 January 1270 he
commanded the monastery of San Fiorenzo in Posciavalle, which he had been
administrator, to sell its assets. At a synod held on 7 February 1273, he also
banned the sale of church property. In 1274 he restored the final chapter of
his cathedral and the diocese defended the rights against the city Cingoli. On
24 February of that year he abolished by order of Pope Gregory X (1271-1976) excommunication
that Bishop of Fermo had put on Ripatransone. It does not seem like he was an
advisor to Pope Gregory X in preparation for the Council of Lyon.
Benvenutus Bishop of Osimo until his death on 22 March
1282 He was buried in the cathedral of Osimo in a marble mausoleum provided by
the clergy and people. He was followed by Berardo, appointed on 18 January 1283
by Pope Martin IV (1281-85). In July 1590 his body was transferred to the crypt
in the cathedral. When his tomb was the source of great graces and miracles,
and the believers in his cult recall statutes of Osimo in 1398, while
indulgences was granted in 1432 by Pope Eugenius IV (1431-1447).
Some sources claim that Benvenutus to have been
canonised by Pope Martin IV, less than four years after his death, but in
reality he was never formally canonized. He was declared patron saint of Osimo
in 1755. His memorial day is the day of death 22 March of the diocese and the
Franciscan order, and his name is in Silesia.
SOURCE : http://stevenwood.com/reflections/franciscan/0322-30.htm
San Benvenuto Scotivoli Vescovo
Ancona, 1188 ca - Osimo, Ancona, 22 marzo 1282
Nacque ad Ancona intorno al 1188 dalla nobile famiglia
degli Scotivoli; durante gli studi a Bologna, fu amico dell’osimano san
Silvestro. Molto stimato da Urbano IV, fu da lui mandato a Osimo con lo scopo
di rimettere ordine e pace nella città, che aveva trascorso un periodo di
turbolenze e di ribellione e per questo aveva anche perduto la sede vescovile.
Prima di essere ordinato vescovo volle vestire l’abito francescano. Nel suo
ministero fu energico e insieme magnanimo nel perdono. Dovette subire
persecuzione anche da alcuni monaci non disposti ad accettare la sua lotta
contro gli abusi. Distribuì ai poveri ogni suo avere. Morì ad Osimo il 22 marzo
1282. È sepolto nella cripta della cattedrale. L’ospedale di Osimo è anche oggi
chiamato “Ss. Benvenuto e Rocco”. Si conserva, nel Museo diocesano ad Osimo, il
“Protocollo di san Benvenuto”, una raccolta di pergamene in cui sono scritti i
suoi atti di governo, insieme ad alcuni atti dei suoi successori.
Etimologia: Benvenuto = significato evidente
(italiano)
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: A Osimo nelle Marche, san
Benvenuto Scotivoli, vescovo, che, nominato in questa sede dal papa Urbano IV,
promosse la pace tra i cittadini e, nello spirito dei Frati Minori, volle
morire sulla nuda terra.
Benvenuto fu un grande riformatore: con una
disposizione del 15 gennaio 1270, infatti, vietò al monastero di S. Fiorenzo di
Posciavalle, di cui era stato nominato amministratore, di alienare i suoi beni;
in un sinodo tenuto il 7 febbraio 1273 vietò pure la vendita delle proprietà
ecclesiastiche e nel 1274, infine, attuò la riforma del capitolo della sua
cattedrale e difese i diritti della sua diocesi sulla città di Cingoli 24
febbraio dello stesso anno tolse, per ordine di Gregorio X, la scomunica che il
vescovo di Fermo aveva posto sopra Ripatransone. Non sembra sia stato
consigliere di Gregorio X nella preparazione del concilio di Lione.
Benvenuto si spense il 22 marzo 1282, e gli succedette
Berardo, eletto da Martino IV il 18 gennaio 1283. Sepolto nella chiesa
cattedrale di Osimo, in un nobile mausoleo apprestato dal clero e dal popolo,
nel luglio 1590 fu trasferito nella cripta della stessa cattedrale. Sul suo
sepolcro avvennero grazie e miracoli, e il culto resogli dai fedeli è già
ricordato negli Statuti di Osimo del 1308, mentre indulgenze si dicono concesse
da Eugenio IV nel 1432.
Benvenuto, tuttavia, non fu canonizzato. Dichiarato patrono
della città di Osimo nel 1755, la sua festa, nella diocesi osimana e di
Cingoli, come nell'Ordine francescano, è fissata al 22 marzo.
Autore: Giovanni Odoardi
BENVENUTO Scotivoli, santo
di Zelina Zafarana - Dizionario Biografico degli
Italiani - Volume 8 (1966)
BENVENUTO Scotivoli, santo. - Nacque ad Ancona,
non sappiamo in quale anno del sec. XIII. Il cognome Scotivoli non gli viene
attribuito dalle fonti a lui contemporanee, ma compariva nell'iscrizione
sepolcrale ("S. Benvenutus de Scotivolis Anconitanus"), riportata dal
Ferrari, andata però perduta, probabilmente in occasione della traslazione
della salma compiuta nel 1590. Una notizia molto tarda lo dice figlio di un
Giovanni giurisperito. Studiò a Bologna, dove fu compagno dell'osimano
Silvestro Guzzolini, fondatore dei silvestrini, come egli stesso narrerà più
tardi al discepolo e biografo del Guzzolini, Andrea di Giacomo da Fabriano. Nel
marzo 1262 era arcidiacono del capitolo di Ancona. Il 1° ag. 1263 succedeva a
Giovanni Colonna, arcivescovo di Nicosia, nella carica di amministratore della
Chiesa di Osimo.
Nel 1264 Urbano IV restituiva ad Osimo la cattedra
episcopale, trasferita nel 1240 a Recanati da Gregorio IX, per punire gli
Osimani della loro adesione a Federico II; ora, nella lotta fra il pontefice e
Manfredi, fin dal 1262 la città si era sottomessa al papa ed aveva meritato
diversi favori, che culminarono appunto nella reintegrazione a diocesi.
Con bolla del 13 marzo 1264 Urbano IV nominava vescovo
di Osimo B., già suo cappellano, procedendo nell'aprile alla sua consacrazione.
La fonte principale per la conoscenza deldell'attività
pastorale di B. è costituita dal cosidetto protocollo di s. Benvenuto,
conservato nell'Archivio vescovile di Osimo, che raccoglie molti atti della sua
amministrazione, utilizzati e in parte pubblicati nelle opere del Pannelli e
del Compagnoni-Vecchietti.
La situazione del vescovado appena restaurato non era
certo fiorente, e B. dovette darsi molto da fare per ristabilire diritti
cessati da oltre un ventennio e per ricostituire il patrimonio della mensa
vescovile, andato in rovina. Nel "protocollo" troviamo pertanto
registrate, oltre a. frequenti visite pastorali, diverse controversie,
soprattutto con la chiesa di S. Lorenzo in Osimo e con quella di S. Esuperanzio
in Cingoli. Sempre in Cingoli B. interveniva nel 1267 presso il priore della
canonica dei SS. Quattro Coronati, per reintegrarvi la vita canonica e imporre
l'abito dei chierici regolari. Particolarmente duri furono gli sforzi per
affermare, con ripetute visite, la propria autorità e la propria volontà
riformatrice nel monastero benedettino di S. Fiorenzo in Osimo, senza risultati
positivi. Resistenze incontrò anche nei tentativi di esercitare i diritti
feudali del vescovado sui castelli di Storaco e di Tornazzano, mentre
dall'aprile 1267 al maggio 1268 durava il processo intentato per recuperare
delle terre nella villa di Cerlongo.
Nel settembre 1267 B. appare, sia nel protocollo sia
in una pergamena di Matelica, quale rettore della marca Anconitana: carica che
dovette tenere per brevissimo tempo, con carattere di supplenza, dal momento
che Manfredi Roberti, che l'aveva ricoperta almeno fino al febbraio di
quell'anno, la occupava nuovamente nel febbraio 1268.
Continuando nella sua opera di restaurazione, il 22
febbr. 1273 B. vietava solennemente l'alienazione delle proprietà
ecclesiastiche nella sua diocesi.
Sembra che in questo periodo abbia consacrato
sacerdote, in Cingoli, s. Nicola da Tolentino.
La data della sua morte varia di molti anni a seconda
degli autori: dal 1276 del Wadding (Annales minorum, V, Quaracchi 1931, pp.
45-) al 1286, dovuto a una svista, dell'Ughelli; ma dal protocollo e
dagli atti di una controversia col monastero di S. Giacomo di Colle Luce presso
Cingoli risulta chiaro, che la data è da porsi al 22 marzo 1282. B. fu sepolto
nella cattedrale di Osimo.
Si hanno notizie di un'ambasceria inviata dagli
Osimani poco dopo la sua morte a Martino IV, per chiederne la canonizzazione;
ma la prima testimonianza di un culto pubblico reso a B. si ha solo negli
statuti osimani del 1308. Non risulta che B. sia stato mai canonizzato. Alla
seconda metà del sec. XVI risalgono le prime testimonianze di una tradizione,
priva di documentati fondamenti, che considerava il vescovo appartenente
all'Ordine dei minori; la tradizione fu raccolta dal Wadding negli Annales
Minorum, e sotto Innocenzo XII l'ufficio di s. Benvenuto fu inserito nel
breviario francescano. Fu poi accolto nel martirologio romano, sotto il
pontificato di Gregorio XIII. Nel 1755 il vescovo di Osimo, Pompeo Compagnoni,
effettuava la ricognizione delle sue reliquie e lo dichiarava patrono della,
città.
Fonti e Bibl.:Les registres d'Urbain IV, a c. di J. Guiraud,
II, Paris 1901, nn. 332, 522-524, 580, 1069, 1426, 1548; G. Cecconi, Carte
diplomatiche Osimane, Ancona 1878, pp. 7-11; G. Grimaldi, Le pergamene di
Matelica, Regesto, I, Ancona 1915, pp. 255 s., n. 259; Andrea
Fabrianensis, Vita S. Silvestri, in Nuova raccolta di opuscoli, a c.
di A. Calogerà, XXIII, Venezia 1772, pp. 8 ss.; Acta Sanctorum martii,
III, Antverpiae 1668, pp. 393-395; Ph. Ferrarius, Catalogus sanctorum
Italiae, Mediolani 1613, p. 161; L. Martorelli, Mem. stor.
dell'antichissima città di Osimo, Venezia 1705, pp. 127 ss.; F. Ughelli-N.
Coleti, Italia Sacra, I, Venetiis 1717, coll. 500 ss.; D. Pannelli, Memorie
istor. de' santi Vitaliano e Benvenuto vescovi d'Osimo, Osimo 1763; Id., S.Benvenuto
vescovo d'Osimo prete secolare, Osimo 1765; P. Compagnoni-F. Vecchietti, Mem.
istorico-critiche della chiesa e dei vescovi d'Osimo, II, Roma 1782, pp.
276-515; V, App. de' doc., ibid. 1783, pp. 76-104, 255 ss.; G.
Colucci, Delle antichità picene, XXII, Fermo 1794, pp. 32 s.; E.
Jordan, Les origines de la domination Angevine en Italie, Paris 1909, pp.
315 s.; D. Waley, The papal state in the thirteenth century, London 1961,
p. 315 n. 15; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VIII, coll. 292 ss.; Lexikon
far Theol. und Kirche, II, col. 210; Bibliotheca Sanctorum, II, coll. 1252
s.
SOURCE : https://www.treccani.it/enciclopedia/santo-benvenuto-scotivoli_(Dizionario-Biografico)
San Bienvenido Scotívoli de Ancona
Obispo de Ósimo (1188-1282)
Fiesta: 22 de marzo.
Reconocimiento del culto: Martín IV, 1284
Nacimiento: Ancona (Italia), en 1188
Muerte: Ósimo (Italia), el 2 de marzo de 1282
Orden: Hermanos Menores (Minoritas).
Patrón de la ciudad de Ósimo desde el año 1755.
San Bienvenido Scotívoli de Ancona (1188-1282)
Bienvenido Scotívoli nació en Ancona en 1188; estudió
derecho en Bolonia bajo la guía de San Silvestre Guzzolini, canónigo de Osimo,
después fundador de los monjes Silvestrinos. Nombrado capellán pontificio,
luego arcediano de Ancona. El 1 de agosto de 1263 fue nombrado administrador de
la diócesis de Osimo, que había sido unida a la Numana por Gregorio IX en
castigo por su adhesión al partido de Federico II. Restablecida la sede el 13
de marzo de 1264 Urbano IV le confió su gobierno a Bienvenido, que en 1267 fue
también encargado por Clemente IV del gobierno de la Marca de Ancona. En este
período ordenó sacerdote a san Nicolás de Tolentino. Fue devotísimo de San
Francisco, acogió en su diócesis a los Hermanos Menores y pidió pertenecer a la
primera Orden. Vistió con fervor el hábito y se empeñó en vivir el espíritu
seráfico.
Bienvenido fue un gran reformador. Por una disposición
del 15 de enero de 1270 prohibió al monasterio de San Florencio de Pescivalle,
del cual era administrador, enajenar los bienes. En un sínodo habido el 7 de
febrero de 1273 prohibió la venta de las propiedades eclesiásticas y en 1274
puso en marcha las reforma del capítulo de la catedral y defendió los derechos
de la diócesis sobre la ciudad de Cingoli.
En su ministerio episcopal siempre tuvo como única
meta promover la gloria de Dios, despreciar las riquezas y las cosas del mundo,
trabajar intensamente por el bien de su alma y de las almas confiadas a sus
cuidados. En su actuación sabía unir la fortaleza y la suavidad de los modales,
para el triunfo de la justicia y de la paz en el vínculo del amor. Fue un
verdadero y buen pastor de su rebaño y vigilante custodio de las leyes de Dios
y de la Iglesia. Celoso en la predicación evangélica y en la instrucción
catequística, muchas veces visitó la diócesis, celebró un sínodo diocesano en
el cual dictó sabias normas para promover la disciplina eclesiástica. Promovió
la cultura y la formación de los nuevos levitas, que preparaba para el
sacerdocio, con palabra inspirada, con el buen ejemplo, y con su vida santa.
Bienvenido murió el 2 de marzo de 1282, a los 94 años
de edad. Fue sepultado en la iglesia catedral de Osimo en un noble mausoleo,
por disposición del clero y el pueblo. Sobre su sepulcro tuvieron lugar gracias
y milagros. Martín IV reconoció el culto en 1284, sin haber sido canonizado
SOURCE : http://www.fratefrancesco.org/santos/minorit/03-22-scotivoli.htm
Bienvenido Scotívoli nació en Ancona en 1188; estudió
derecho en Bolonia bajo la guía de San Silvestre Guzzolini, canónigo de Osimo,
después fundador de los monjes Silvestrinos.
Nombrado capellán pontificio, luego arcediano de
Ancona. El 1 de agosto de 1263 fue nombrado administrador de la diócesis de
Osimo, que había sido unida a la Numana por Gregorio IX en castigo por su
adhesión al partido de Federico II. Restablecida la sede el 13 de marzo de 1264
Urbano IV le confió su gobierno a Bienvenido, que en 1267 fue también encargado
por Clemente IV del gobierno de la Marca de Ancona.
En este período ordenó sacerdote a san Nicolás de
Tolentino. Fue devotísimo de San Francisco, acogió en su diócesis a los
Hermanos Menores y pidió pertenecer a la primera Orden. Vistió con fervor el
hábito y se empeñó en vivir el espíritu seráfico.
Bienvenido fue un gran reformador. Por una disposición
del 15 de enero de 1270 prohibió al monasterio de San Florencio de Pescivalle,
del cual era administrador, enajenar los bienes.
En un sínodo habido el 7 de febrero de 1273 prohibió
la venta de las propiedades eclesiásticas y en 1274 puso en marcha las reforma
del capítulo de la catedral y defendió los derechos de la diócesis sobre la
ciudad de Cingoli.
En su ministerio episcopal siempre tuvo como única
meta promover la gloria de Dios, despreciar las riquezas y las cosas del mundo,
trabajar intensamente por el bien de su alma y de las almas confiadas a sus
cuidados.
En su actuación sabía unir la fortaleza y la suavidad
de los modales, para el triunfo de la justicia y de la paz en el vínculo del
amor. Fue un verdadero y buen pastor de su rebaño y vigilante custodio de las
leyes de Dios y de la Iglesia. Celoso en la predicación evangélica y en la
instrucción catequística, muchas veces visitó la diócesis, celebró un sínodo
diocesano en el cual dictó sabias normas para promover la disciplina
eclesiástica. Promovió la cultura y la formación de los nuevos levitas, que
preparaba para el sacerdocio, con palabra inspirada, con el buen ejemplo, y con
su vida santa.
Bienvenido murió el 2 de marzo de 1282, a los 94 años
de edad. Fue sepultado en la iglesia catedral de Osimo en un noble mausoleo,
por disposición del clero y el pueblo. Sobre su sepulcro tuvieron lugar gracias
y milagros. Martín IV reconoció el culto en 1284, sin haber sido canonizado.
SOURCE : http://www.infovaticana.com/2015/03/22/san-bienvenido-scotivoli/