dimanche 22 mars 2015

Saint BENVENUTO SCOTIVOLI d'OSIMO, évêque

Saint Bienvenu Scotivoli, évêque

Il était archidiacre d’Ancône, sa ville natale, quand il fut nommé, par Urbain IV, évêque d’Osimo en Italie. Il établit la paix entre les citoyens d’une cité qui prenait parti pour l’empereur dans son conflit avec le pape. Avec l’esprit de saint François d’Assise, il sut gagner tous les cœurs et voulut mourir dans la plus grande pauvreté, sur la terre nue, en 1282.

SOURCE : http://www.paroisse-saint-aygulf.fr/index.php/prieres-et-liturgie/saints-par-mois/icalrepeat.detail/2015/03/22/14061/-/saint-bienvenu-scotivoli-eveque

Saint Bienvenu Scotivoli

Évêque d'Osimo (+ 1282)

Il était archidiacre d’Ancône, sa ville natale, quand il fut nommé, par Urbain IV, évêque d’Osimo en Italie. Tout le monde y était gibelin, c’est-à-dire pro-germanique, lorsqu’il prit possession de son siège. Tels furent son prestige et son savoir-faire qu’à Osimo tous devinrent guelfes, c’est-à-dire partisans du pape. Ce fut sans doute pour donner sa réussite en exemple que le pape Martin IV le canonisera très vite, deux ans à peine après sa mort. Sa dévotion envers saint François d'Assise lui faisait entreprendre des réformes dans son diocèse, selon l'esprit franciscain et selon la plus grande pauvreté.

À Osimo dans les Marches, en 1282, saint Bienvenu Scotivoli, évêque. Nommé à ce siège par le pape Urbain IV, il établit la paix entre les citoyens et, dans l’esprit des Frères Mineurs, il voulut quitter ce monde sur la terre nue.

Martyrologe romain

SOURCE : http://nominis.cef.fr/contenus/saint/10217/Saint-Bienvenu-Scotivoli.html

St. Benvenutus Scotivoli

Franciscan bishop. He was born in Ancona, Italy, and studied law in Bologna, a fellow student of St. Sylvester. Appointed archdeacon of Ancona, he went on to become the bishop of Osimo, Italy. Before his episcopal ordination, Benvenutus became a Franciscan. He was canonized by Pope Martin IV.

SOURCE : http://www.catholic.org/saints/saint.php?saint_id=1745

Benvenuto Scotivoli, OFM B (RM)

(also known as Benvenutus of Osimo)

Born at Ancona, Italy; died 1282; canonized by Martin IV. Benevenuto studied law at Bologna, where he was a fellow-student of Saint Sylvester Gozzolini. He joined the Franciscans at Ancona. He was appointed archdeacon of Ancona, and finally bishop of Osimo in 1264 (Attwater2, Benedictines).

SOURCE : http://www.saintpatrickdc.org/ss/0322.shtml

Saint Benevenuto Scotivoli of Osimo

Also known as

Benevenuto of Ancona

Beneventus…

Benevenutus…

Benvenuto…

Benwenut…

Memorial

22 March

Profile

Studied law at BolognaItaly, a student with Saint Sylvester Gozzolini. Archdeacon in AnconaItalyFranciscan. Chosen bishop of OsimoItaly by Pope Urban IV, he served for 13 years during the Guelph and Ghibelline war. Knowing the date of his death, he gave away all his property to the poor just before passing on.

Born

1188 in AnconaItaly

Died

22 March 1282 in OsimoItaly of natural causes

buried in the cathedral of Osimo

Canonized

1284 by Pope Martin IV (cultus confirmation)

Patronage

OsimoItaly

Additional Information

Book of Saints, by the Monks of Ramsgate

books

Our Sunday Visitor’s Encyclopedia of Saints

Roman Martyrology

other sites in english

Catholic Online

Katherine Rabenstein

sitios en español

Frate Francesco

Martirologio Romano2001 edición

Wikipedia

fonti in italiano

Santi e Beati

strony w jezyku polskim

Wikipedia

MLA Citation

“Saint Benevenuto Scotivoli of Osimo“. CatholicSaints.Info. 8 April 2020. Web. 12 September 2021. <http://catholicsaints.info/saint-benevenuto-scotivoli-of-osimo/>

SOURCE : http://catholicsaints.info/saint-benevenuto-scotivoli-of-osimo/

March 22

Bl. Benvenute Scotivoli of Osimo

1282

The Holy Benvenutus Scotivoli was born in the 1200s in Ancona in the Marche region in central Italy. He studied law at Bologna under the supervision of St. Sylvester Gozzolini , canon of Osimo. Then he was appointed papal chaplain and before 1262 the archdeacon of Ancona.

August 1263 he became administrator of the diocese of Osimo, which was merged with Uman by Pope Gregory IX (1227-41) as punishment for taking the side of the Emperor Frederick II (1220-1250). He succeeded Giovanni Colonna, which ended many excommunications. He restored the diocese, and the 13 March 1264 Pope Urban IV (1261-1264) raised Benvenutus to Bishop of Osimo.

Before his episcopal ordination, he joined the Franciscans (Ordo Fratrum Minorum - OFM), promises and took the bar. In 1267 did Pope Clement IV (1265-1968), also the civil authorities in Marche di Ancona. During this period, he ordained St. Nicholas of Tolentino . When Benvenutus took over as bishop, all in Osimo were Ghibelline, ie pro-German and pro-imperial, but his prestige was so great that everyone in Osimo was guelfere, ie pro-papal.

Benvenutus was a great reformer. 15 January 1270 he commanded the monastery of San Fiorenzo in Posciavalle, which he had been administrator, to sell its assets. At a synod held on 7 February 1273, he also banned the sale of church property. In 1274 he restored the final chapter of his cathedral and the diocese defended the rights against the city Cingoli. On 24 February of that year he abolished by order of Pope Gregory X (1271-1976) excommunication that Bishop of Fermo had put on Ripatransone. It does not seem like he was an advisor to Pope Gregory X in preparation for the Council of Lyon.

Benvenutus Bishop of Osimo until his death on 22 March 1282 He was buried in the cathedral of Osimo in a marble mausoleum provided by the clergy and people. He was followed by Berardo, appointed on 18 January 1283 by Pope Martin IV (1281-85). In July 1590 his body was transferred to the crypt in the cathedral. When his tomb was the source of great graces and miracles, and the believers in his cult recall statutes of Osimo in 1398, while indulgences was granted in 1432 by Pope Eugenius IV (1431-1447).

Some sources claim that Benvenutus to have been canonised by Pope Martin IV, less than four years after his death, but in reality he was never formally canonized. He was declared patron saint of Osimo in 1755. His memorial day is the day of death 22 March of the diocese and the Franciscan order, and his name is in Silesia.

SOURCE : http://stevenwood.com/reflections/franciscan/0322-30.htm

San Benvenuto Scotivoli Vescovo

22 marzo

Ancona, 1188 ca - Osimo, Ancona, 22 marzo 1282

Nacque ad Ancona intorno al 1188 dalla nobile famiglia degli Scotivoli; durante gli studi a Bologna, fu amico dell’osimano san Silvestro. Molto stimato da Urbano IV, fu da lui mandato a Osimo con lo scopo di rimettere ordine e pace nella città, che aveva trascorso un periodo di turbolenze e di ribellione e per questo aveva anche perduto la sede vescovile. Prima di essere ordinato vescovo volle vestire l’abito francescano. Nel suo ministero fu energico e insieme magnanimo nel perdono. Dovette subire persecuzione anche da alcuni monaci non disposti ad accettare la sua lotta contro gli abusi. Distribuì ai poveri ogni suo avere. Morì ad Osimo il 22 marzo 1282. È sepolto nella cripta della cattedrale. L’ospedale di Osimo è anche oggi chiamato “Ss. Benvenuto e Rocco”. Si conserva, nel Museo diocesano ad Osimo, il “Protocollo di san Benvenuto”, una raccolta di pergamene in cui sono scritti i suoi atti di governo, insieme ad alcuni atti dei suoi successori.

Etimologia: Benvenuto = significato evidente (italiano)

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: A Osimo nelle Marche, san Benvenuto Scotivoli, vescovo, che, nominato in questa sede dal papa Urbano IV, promosse la pace tra i cittadini e, nello spirito dei Frati Minori, volle morire sulla nuda terra.

Nato ad Ancona intorno al 1188, Benvenuto studiò diritto a Bologna sotto la guida di Silvestro Gussolino, canonico di Osimo. Fu poi nominato cappellano pontificio e, prima del 1262, arcidiacono di Ancona. Il 1o agosto 1263 divenne amministratore della diocesi di Osimo, che era stata unita a Umana da Gregorio IX (in punizione della sua adesione al partito di Fedcrico II), succedendo a Giovanni Colonna, del quale cancellò le troppe sentenze di scomunica. Ristabilita la sede, il 13 marzo 1264 Urbano IV ne affidò il governo a Benvenuto, che nel 1267 fu anche incaricato da Clemente IV di tenere il governo civile della Marca di Ancona. In questo periodo ordinò prete s. Nicola da Tolentino.

Benvenuto fu un grande riformatore: con una disposizione del 15 gennaio 1270, infatti, vietò al monastero di S. Fiorenzo di Posciavalle, di cui era stato nominato amministratore, di alienare i suoi beni; in un sinodo tenuto il 7 febbraio 1273 vietò pure la vendita delle proprietà ecclesiastiche e nel 1274, infine, attuò la riforma del capitolo della sua cattedrale e difese i diritti della sua diocesi sulla città di Cingoli 24 febbraio dello stesso anno tolse, per ordine di Gregorio X, la scomunica che il vescovo di Fermo aveva posto sopra Ripatransone. Non sembra sia stato consigliere di Gregorio X nella preparazione del concilio di Lione.

Benvenuto si spense il 22 marzo 1282, e gli succedette Berardo, eletto da Martino IV il 18 gennaio 1283. Sepolto nella chiesa cattedrale di Osimo, in un nobile mausoleo apprestato dal clero e dal popolo, nel luglio 1590 fu trasferito nella cripta della stessa cattedrale. Sul suo sepolcro avvennero grazie e miracoli, e il culto resogli dai fedeli è già ricordato negli Statuti di Osimo del 1308, mentre indulgenze si dicono concesse da Eugenio IV nel 1432.

Benvenuto, tuttavia, non fu canonizzato. Dichiarato patrono della città di Osimo nel 1755, la sua festa, nella diocesi osimana e di Cingoli, come nell'Ordine francescano, è fissata al 22 marzo.

Autore: Giovanni Odoardi

SOURCE : http://santiebeati.it/dettaglio/46450

BENVENUTO Scotivoli, santo

di Zelina Zafarana - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 8 (1966)

BENVENUTO Scotivoli, santo. - Nacque ad Ancona, non sappiamo in quale anno del sec. XIII. Il cognome Scotivoli non gli viene attribuito dalle fonti a lui contemporanee, ma compariva nell'iscrizione sepolcrale ("S. Benvenutus de Scotivolis Anconitanus"), riportata dal Ferrari, andata però perduta, probabilmente in occasione della traslazione della salma compiuta nel 1590. Una notizia molto tarda lo dice figlio di un Giovanni giurisperito. Studiò a Bologna, dove fu compagno dell'osimano Silvestro Guzzolini, fondatore dei silvestrini, come egli stesso narrerà più tardi al discepolo e biografo del Guzzolini, Andrea di Giacomo da Fabriano. Nel marzo 1262 era arcidiacono del capitolo di Ancona. Il 1° ag. 1263 succedeva a Giovanni Colonna, arcivescovo di Nicosia, nella carica di amministratore della Chiesa di Osimo.

Nel 1264 Urbano IV restituiva ad Osimo la cattedra episcopale, trasferita nel 1240 a Recanati da Gregorio IX, per punire gli Osimani della loro adesione a Federico II; ora, nella lotta fra il pontefice e Manfredi, fin dal 1262 la città si era sottomessa al papa ed aveva meritato diversi favori, che culminarono appunto nella reintegrazione a diocesi.

Con bolla del 13 marzo 1264 Urbano IV nominava vescovo di Osimo B., già suo cappellano, procedendo nell'aprile alla sua consacrazione.

La fonte principale per la conoscenza deldell'attività pastorale di B. è costituita dal cosidetto protocollo di s. Benvenuto, conservato nell'Archivio vescovile di Osimo, che raccoglie molti atti della sua amministrazione, utilizzati e in parte pubblicati nelle opere del Pannelli e del Compagnoni-Vecchietti.

La situazione del vescovado appena restaurato non era certo fiorente, e B. dovette darsi molto da fare per ristabilire diritti cessati da oltre un ventennio e per ricostituire il patrimonio della mensa vescovile, andato in rovina. Nel "protocollo" troviamo pertanto registrate, oltre a. frequenti visite pastorali, diverse controversie, soprattutto con la chiesa di S. Lorenzo in Osimo e con quella di S. Esuperanzio in Cingoli. Sempre in Cingoli B. interveniva nel 1267 presso il priore della canonica dei SS. Quattro Coronati, per reintegrarvi la vita canonica e imporre l'abito dei chierici regolari. Particolarmente duri furono gli sforzi per affermare, con ripetute visite, la propria autorità e la propria volontà riformatrice nel monastero benedettino di S. Fiorenzo in Osimo, senza risultati positivi. Resistenze incontrò anche nei tentativi di esercitare i diritti feudali del vescovado sui castelli di Storaco e di Tornazzano, mentre dall'aprile 1267 al maggio 1268 durava il processo intentato per recuperare delle terre nella villa di Cerlongo.

Nel settembre 1267 B. appare, sia nel protocollo sia in una pergamena di Matelica, quale rettore della marca Anconitana: carica che dovette tenere per brevissimo tempo, con carattere di supplenza, dal momento che Manfredi Roberti, che l'aveva ricoperta almeno fino al febbraio di quell'anno, la occupava nuovamente nel febbraio 1268.

Continuando nella sua opera di restaurazione, il 22 febbr. 1273 B. vietava solennemente l'alienazione delle proprietà ecclesiastiche nella sua diocesi.

Sembra che in questo periodo abbia consacrato sacerdote, in Cingoli, s. Nicola da Tolentino.

La data della sua morte varia di molti anni a seconda degli autori: dal 1276 del Wadding (Annales minorum, V, Quaracchi 1931, pp. 45-) al 1286, dovuto a una svista, dell'Ughelli; ma dal protocollo e dagli atti di una controversia col monastero di S. Giacomo di Colle Luce presso Cingoli risulta chiaro, che la data è da porsi al 22 marzo 1282. B. fu sepolto nella cattedrale di Osimo.

Si hanno notizie di un'ambasceria inviata dagli Osimani poco dopo la sua morte a Martino IV, per chiederne la canonizzazione; ma la prima testimonianza di un culto pubblico reso a B. si ha solo negli statuti osimani del 1308. Non risulta che B. sia stato mai canonizzato. Alla seconda metà del sec. XVI risalgono le prime testimonianze di una tradizione, priva di documentati fondamenti, che considerava il vescovo appartenente all'Ordine dei minori; la tradizione fu raccolta dal Wadding negli Annales Minorum, e sotto Innocenzo XII l'ufficio di s. Benvenuto fu inserito nel breviario francescano. Fu poi accolto nel martirologio romano, sotto il pontificato di Gregorio XIII. Nel 1755 il vescovo di Osimo, Pompeo Compagnoni, effettuava la ricognizione delle sue reliquie e lo dichiarava patrono della, città.

Fonti e Bibl.:Les registres d'Urbain IV, a c. di J. Guiraud, II, Paris 1901, nn. 332, 522-524, 580, 1069, 1426, 1548; G. Cecconi, Carte diplomatiche Osimane, Ancona 1878, pp. 7-11; G. Grimaldi, Le pergamene di Matelica, Regesto, I, Ancona 1915, pp. 255 s., n. 259; Andrea Fabrianensis, Vita S. Silvestri, in Nuova raccolta di opuscoli, a c. di A. Calogerà, XXIII, Venezia 1772, pp. 8 ss.; Acta Sanctorum martii, III, Antverpiae 1668, pp. 393-395; Ph. Ferrarius, Catalogus sanctorum Italiae, Mediolani 1613, p. 161; L. Martorelli, Mem. stor. dell'antichissima città di Osimo, Venezia 1705, pp. 127 ss.; F. Ughelli-N. Coleti, Italia Sacra, I, Venetiis 1717, coll. 500 ss.; D. Pannelli, Memorie istor. de' santi Vitaliano e Benvenuto vescovi d'Osimo, Osimo 1763; Id., S.Benvenuto vescovo d'Osimo prete secolare, Osimo 1765; P. Compagnoni-F. Vecchietti, Mem. istorico-critiche della chiesa e dei vescovi d'Osimo, II, Roma 1782, pp. 276-515; V, App. de' doc., ibid. 1783, pp. 76-104, 255 ss.; G. Colucci, Delle antichità picene, XXII, Fermo 1794, pp. 32 s.; E. Jordan, Les origines de la domination Angevine en Italie, Paris 1909, pp. 315 s.; D. Waley, The papal state in the thirteenth century, London 1961, p. 315 n. 15; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VIII, coll. 292 ss.; Lexikon far Theol. und Kirche, II, col. 210; Bibliotheca Sanctorum, II, coll. 1252 s.

SOURCE : https://www.treccani.it/enciclopedia/santo-benvenuto-scotivoli_(Dizionario-Biografico)

San Bienvenido Scotívoli de Ancona

Obispo de Ósimo (1188-1282)

Fiesta: 22 de marzo.

Reconocimiento del culto: Martín IV, 1284

Nacimiento: Ancona (Italia), en 1188

Muerte: Ósimo (Italia), el 2 de marzo de 1282

Orden: Hermanos Menores (Minoritas).

Patrón de la ciudad de Ósimo desde el año 1755.

San Bienvenido Scotívoli de Ancona (1188-1282)

Bienvenido Scotívoli nació en Ancona en 1188; estudió derecho en Bolonia bajo la guía de San Silvestre Guzzolini, canónigo de Osimo, después fundador de los monjes Silvestrinos. Nombrado capellán pontificio, luego arcediano de Ancona. El 1 de agosto de 1263 fue nombrado administrador de la diócesis de Osimo, que había sido unida a la Numana por Gregorio IX en castigo por su adhesión al partido de Federico II. Restablecida la sede el 13 de marzo de 1264 Urbano IV le confió su gobierno a Bienvenido, que en 1267 fue también encargado por Clemente IV del gobierno de la Marca de Ancona. En este período ordenó sacerdote a san Nicolás de Tolentino. Fue devotísimo de San Francisco, acogió en su diócesis a los Hermanos Menores y pidió pertenecer a la primera Orden. Vistió con fervor el hábito y se empeñó en vivir el espíritu seráfico.

Bienvenido fue un gran reformador. Por una disposición del 15 de enero de 1270 prohibió al monasterio de San Florencio de Pescivalle, del cual era administrador, enajenar los bienes. En un sínodo habido el 7 de febrero de 1273 prohibió la venta de las propiedades eclesiásticas y en 1274 puso en marcha las reforma del capítulo de la catedral y defendió los derechos de la diócesis sobre la ciudad de Cingoli.

En su ministerio episcopal siempre tuvo como única meta promover la gloria de Dios, despreciar las riquezas y las cosas del mundo, trabajar intensamente por el bien de su alma y de las almas confiadas a sus cuidados. En su actuación sabía unir la fortaleza y la suavidad de los modales, para el triunfo de la justicia y de la paz en el vínculo del amor. Fue un verdadero y buen pastor de su rebaño y vigilante custodio de las leyes de Dios y de la Iglesia. Celoso en la predicación evangélica y en la instrucción catequística, muchas veces visitó la diócesis, celebró un sínodo diocesano en el cual dictó sabias normas para promover la disciplina eclesiástica. Promovió la cultura y la formación de los nuevos levitas, que preparaba para el sacerdocio, con palabra inspirada, con el buen ejemplo, y con su vida santa.

Bienvenido murió el 2 de marzo de 1282, a los 94 años de edad. Fue sepultado en la iglesia catedral de Osimo en un noble mausoleo, por disposición del clero y el pueblo. Sobre su sepulcro tuvieron lugar gracias y milagros. Martín IV reconoció el culto en 1284, sin haber sido canonizado

SOURCE : http://www.fratefrancesco.org/santos/minorit/03-22-scotivoli.htm

Bienvenido Scotívoli nació en Ancona en 1188; estudió derecho en Bolonia bajo la guía de San Silvestre Guzzolini, canónigo de Osimo, después fundador de los monjes Silvestrinos.

Nombrado capellán pontificio, luego arcediano de Ancona. El 1 de agosto de 1263 fue nombrado administrador de la diócesis de Osimo, que había sido unida a la Numana por Gregorio IX en castigo por su adhesión al partido de Federico II. Restablecida la sede el 13 de marzo de 1264 Urbano IV le confió su gobierno a Bienvenido, que en 1267 fue también encargado por Clemente IV del gobierno de la Marca de Ancona.

En este período ordenó sacerdote a san Nicolás de Tolentino. Fue devotísimo de San Francisco, acogió en su diócesis a los Hermanos Menores y pidió pertenecer a la primera Orden. Vistió con fervor el hábito y se empeñó en vivir el espíritu seráfico.

Bienvenido fue un gran reformador. Por una disposición del 15 de enero de 1270 prohibió al monasterio de San Florencio de Pescivalle, del cual era administrador, enajenar los bienes.

En un sínodo habido el 7 de febrero de 1273 prohibió la venta de las propiedades eclesiásticas y en 1274 puso en marcha las reforma del capítulo de la catedral y defendió los derechos de la diócesis sobre la ciudad de Cingoli.

En su ministerio episcopal siempre tuvo como única meta promover la gloria de Dios, despreciar las riquezas y las cosas del mundo, trabajar intensamente por el bien de su alma y de las almas confiadas a sus cuidados.

En su actuación sabía unir la fortaleza y la suavidad de los modales, para el triunfo de la justicia y de la paz en el vínculo del amor. Fue un verdadero y buen pastor de su rebaño y vigilante custodio de las leyes de Dios y de la Iglesia. Celoso en la predicación evangélica y en la instrucción catequística, muchas veces visitó la diócesis, celebró un sínodo diocesano en el cual dictó sabias normas para promover la disciplina eclesiástica. Promovió la cultura y la formación de los nuevos levitas, que preparaba para el sacerdocio, con palabra inspirada, con el buen ejemplo, y con su vida santa.

Bienvenido murió el 2 de marzo de 1282, a los 94 años de edad. Fue sepultado en la iglesia catedral de Osimo en un noble mausoleo, por disposición del clero y el pueblo. Sobre su sepulcro tuvieron lugar gracias y milagros. Martín IV reconoció el culto en 1284, sin haber sido canonizado.

Fuente: catholic.net

SOURCE : http://www.infovaticana.com/2015/03/22/san-bienvenido-scotivoli/