Troina,
Festa dei Rami in onore del santo patrono
Saint Sylvestre
Abbé en Sicile (✝ 1164)
Né vers la fin du
XIe siècle ou au début du XIIe, on sait peu de choses sur lui, mais sont
parvenus jusqu'à nous des événements miraculeux où il a joué un rôle. Abbé du
monastère de 'basiliens' Saint-Michel de Troina (Enna) en Sicile, il est réputé
pour sa charité.
À Troiana en Sicile, au XIIe siècle, saint Silvestre, abbé, qui vécut sous la Règle de saint Basile.
Martyrologe
romain
Blessed Sylvester of Troina
Also
known as
- Silvestro
di Troina
Profile
Born to the local
nobility, as a young man he became a twelfth-century monk in the Basilian monastery ofSaint Michael the Archangel in Troina, Sicily, Italy, where he became known for his charity. Lived briefly at the monastery of
San Filippo di Fragalà near Frazzanò, Italy. Ordained a priest by Pope Adrian VI in Rome,Italy c.1155. Soon after he was chosen served as abbot of his house. In later
life he resigned his position to live as a prayerful hermit in a cell in a wooded area near
the monastery and next to the oratory of SaintBarthomomew.
Some miracle stories have attached to him including discovering that a beggar he helped was Jesus. He
is reported to have travelled to the shrine of Saint Agatha on her feast day in Etna, on foot, 40
miles each way, and finished the trip and his devotions in an hour. Healed the son of King William I of Sicily by praying for the boy and making the sign of
the cross over him. A procession of his relics and prayers for his intercession is credited for ending a plague outbreak in Sicily in 1575.
Born
- late 11th or early 12th century in Troina, Sicily, Italy
- 2 January 1164 in Troina, Sicily, Italy of natural causes
- after miracles were reported at his grave, a church dedicated to him was built over it in 1625
- by Pope Julius III in the mid-16th century (cultus confirmation)
San Silvestro di Troina Abate
Troina (Enna), XI-XII sec. – 2
gennaio 1164
Martirologio
Romano: A Troina in Sicilia, san
Silvestro, abate, che seguì la disciplina dei santi Padri d’Oriente.
Il monachesimo orientale,
arrivò soprattutto nell’Italia Meridionale, l’antica Magna Grecia, al seguito
delle occupazioni bizantine, attestandosi specie in Calabria e Sicilia.
E fra i numerosi monasteri sorti in Sicilia, vi fu quello di Troina (Enna)
dedicato a S. Michele, sotto la Regola di S. Basilio per cui i monaci venivano
chiamati ‘basiliani’; e in questo cenobio, grande centro di spiritualità
dell’epoca, visse il monaco Silvestro.
Nato verso la fine del XI sec. e l’inizio del XII proprio a Troina, di lui non
si sa molto, ma sono giunti fino a noi i racconti di vari episodi prodigiosi
che lo videro protagonista; entrato in giovane età nel monastero di San
Michele, si distinse per la sua spiccata carità.
Sulla base d’argento del prezioso ferculo che lo raffigura, è incisa una
costante tradizione che narra dell’aiuto dato ad un vecchio mendicante,
rivelatosi poi per il Signore Gesù.
Gli storici locali raccontano che in un’ora si recò a Catania, a venerare s.
Agata martire nel giorno della sua festa; il prodigio consiste nel fatto che il
monastero era distante dalla città etnea quaranta miglia e lui era a piedi sia
all’andata che al ritorno.
Verso il 1155 si recò a Roma in visita al nuovo papa Adriano VI, il quale lo
ordinò sacerdote. Al ritorno, fermatosi a Palermo, guarì il giovane Guglielmo,
figlio del re di Sicilia, Guglielmo I (1154-1156), ciò gli procurò una vasta
fama di santità e rientrato a Troina venne eletto abate.
Dopo qualche anno si ritirò, desideroso di una maggiore ascesi, costruendosi
una cella accanto ad un oratorio dedicato a S. Bartolomeo, a breve distanza dal
monastero.
Morì il 2 gennaio 1164 a Troina. Il suo culto “ab immemorabili”, fu confermato
da papa Giulio III (1487-1555), la sua festa liturgica è il 2 gennaio; nel
giorno della sua festa una suggestiva processione di uomini a cavalcioni di
muli bardati e carichi di alloro, si reca al suo sepolcro e ciascuno depone un
ramoscello di alloro sulla sua tomba.
Autore: Antonio Borrelli