samedi 21 décembre 2019

Bienheureux DOMENICO SPADAFORA da RANDAZZO, prêtre dominicain et fondateur


Bienheureux Dominique Spadafora

Dominicain ( 1521)

Né à Randazzo en Sicile vers 1450, il reçut l'habit religieux au monastère Sainte-Zita de Palerme et devint un ardent prêcheur de la Parole en Sicile et au travers de l'Italie. Il avait une dévotion spéciale pour la Passion de Notre Seigneur et, par sa charité et son humilité, il convertit de nombreuses personnes, en invitant même certaines à rejoindre l'Ordre des Dominicains. Il fonda le monastère de Notre Dame de Grâce à Monte Cerignone et fut son prieur jusqu'à sa mort le 21 décembre 1521.

Béatifié par Benoît XV en 1921.

À Montecerignone en Romagne, le bienheureux Dominique Spadafora, prêtre de l'Ordre des Prêcheurs, qui travailla avec zèle au ministère de la prédication. 
Martyrologe romain

DOMENICO SPADAFORA DE RANDAZZO


Dominicain, bienheureux

1450-1521


Domenico naquit à Randazzo en 1450, issu de la très noble et ancienne famille des Spadafora, originaire de Constantinople, où elle avait été ainsi nommée (Spadafora = Epée en dehors) parce qu’elle avait la dignité de porter l’épée dégainée devant l’Empereur.

Méprisant toute grandeur humaine, Domenico décida d’honorer et de servir le Seigneur des Seigneurs et entra dans l’Ordre des Dominicains, dans le Couvent florissant de Santa Zita à Palerme, fondé par Pietro Geremia. Envoyé faire ses études à Padoue, s’il fit d’admirables progrès dans la science, il en fit de plus admirables encore dans l’acquisition de solides vertus. De retour en sa patrie après son doctorat, il ne put rester caché à cause de sa sainteté et de son savoir, de sorte que le Maître Général de l’Ordre l’appela près de lui comme Socius (Compagnon).

Entre temps, les habitants de Monte Cerignone ― localité qui se trouvait alors dans l’état d’Urbino ― à cause de leur grande vénération pour une image miraculeuse de la Vierge Marie qui se trouvait dans une petite chapelle, et voulant élever en son honneur une église avec des religieux pour y célébrer et s’occuper de la formation spirituelle des populations circonvoisines, pensèrent aux Dominicains. Voilà pourquoi ils s’adressèrent au Maître Général pour obtenir des révérends pères la mise en chantier de cette œuvre si utile pour le bien des âmes et la gloire de la Vierge Marie, que l’Ordre vénérait tout spécialement.

Leur demande fut accueillie favorablement, et c’est Domenico qui fut choisi pour implanter la nouvelle fondation. C’est ainsi qu’en 1491 s’élevèrent l’église et le couvent qu’il dirigea avec sagesse jusqu’à la mort. Dans cette communauté pleine de ferveur s’épanouirent les lois et l’esprit de l’Ordre, pour la profonde édification des populations alentour. De tout le Montefeltro on accourait à Domenico comme à un saint, et il fut vénéré comme tel dès après sa mort, survenue le 21 décembre 1521.

Il fut enseveli dans l’église conventuelle, et l’on retrouva son corps intact en 1545. Depuis 1677 on le vénère dans l’église de Santa Maria in Reclauso à Monte Cerignone. Le pape Benoît XV en a confirmé le culte le 12 janvier 1912. Aujourd’hui on en fait mémoire en ce jour, 21 décembre, anniversaire de la translation de ses reliques en 1677.

Blessed Dominic Spadafora


Profile

Studied at Padua, Italy. Joined the Dominicans at the Saint Zita priory in Palermo, Sicily. Priest. Noted preacher and evangelist throughout Sicily andItaly, winning many converts. Intense devotion to the Passion of Jesus. His example of charity and humility brought many to join the Dominicans. Founded the priory of Our Lady of Grace in Monte Cerignone, Sicily, and served the rest of his life as its first superior.

Born

Blessed Dominic Spadafora, Friar and Priest

Randazzo, Sicily, ca. 1450-December 21, 1521

Dominic Spadafora received the habit at the priory of St Zita at Palermo and became a zealous preacher of the Word in Sicily and throughout Italy. He had a special devotion to the passion of our Lord and by his charity and humility converted many to the Lord, even attracting some to the Order. He founded thepriory of Our Lady of Grace in Monte Cerignone, Sicily, where he remained as superior until his death on December 21, 1521.

The order commemorates his death on October 3, the date of the translation of his remains in 1677.


SOURCE : https://theblackcordelias.wordpress.com/2009/12/22/blessed-dominic-spadafora-december-21/


Blessed Dominic Spadafora


Posted by Mr. Brian Batty, OP

Today is the memorial of Bl. Dominic Spadafora (d. 1541) on the Traditional calendar, but is now observed earlier on 3 October in the current Dominican calendar.


Oddly, we know of nothing that is outstanding of his life. He appears to have been happy with complete obscurity. In 1493 he was sent to found the Our Lady of Grace convent in Monte Cerigone. The convent was never thought to be important and was not very large. He remained there for the rest of his life, being zealous in his observance of the rule immediatly to his death. He died at the age of 90 singing the Salve Regina with his community around him.


Dominican First Vespers:

Ant. Strengthen by holy intercession, O Dominic , confessor of the Lord, those here present, have we who are burdened with the weight of our offenses may be relieved by the glory of thy blessedness, and may by thy guidance attain eternal rewards.

V. Pray for us, Blessed Dominic

R. That we may be made worthy of the promises of Christ.


In the English translation of the official Martyrology of the Sacred Order of Friars Preachers (Dominican Martyrology), here are some of the martyrs of note remembered today:


Beato Domenico Spadafora da Randazzo Domenicano


Randazzo, 1450 - Monte Cerignone, 21 dicembre 1521

Nasce a Randazzo, in Sicilia, nel 1450 dalla nobile famiglia Spadafora, oriunda di Costantinopoli, così chiamata perché aveva la dignità di portare la spada sguainata davanti all'imperatore. Domenico entra nell'Ordine Domenicano, nel convento di Santa Zita a Palermo. Inviato a Padova per gli studi, conseguito il dottorato, torna in Sicilia. Frattanto gli abitanti di Monte Cerignone, nello Stato di Urbino, avendo in grande venerazione una cappelletta con una miracolosa immagine della Madonna e desiderando innalzarle una chiesa con religiosi che si dedicassero alla cura spirituale della popolazione, pensano ai Domenicani. Per la nuova fondazione viene scelto Domenico. Nel 1491 sorgono così la chiesa e il convento che il religioso guiderà fino alla morte, il 21 dicembre 1521. (Avvenire)

Martirologio Romano: A Montecerignone nelle Marche, beato Domenico Spadafora, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che si adoperò attivamente nel ministero della predicazione. 

Domenico Spadafora, nacque a Randazzo nel 1450, dalla nobilissima e antichissima famiglia Spadafora, oriunda di Costantinopoli, così chiamata perché aveva la dignità di portare la spada sguainata davanti all’Imperatore. Domenico, disprezzata ogni umana grandezza, deciso ad onorare e servire il Signore dei Signori entrò nell’Ordine Domenicano, nel fiorentissimo Convento di Santa Zita a Palermo, fondato da Pietro Geremia. Inviato allo Studio di Padova per compiervi gli studi, se mirabili furono i suoi progressi nella scienza, più mirabili furono quelli nell’acquisto delle solide virtù. Conseguito il dottorato, e tornato in Patria, la sua santità e il suo sapere non poterono restare nascosti e il Maestro Generale lo chiamò accanto a sé come suo Socio. Frattanto gli abitanti di Monte Cerignone, nello Stato di Urbino, avendo in grande venerazione in una cappelletta una miracolosa immagine della Madonna, e desiderando innalzarle una chiesa con religiosi che la ufficiassero e si dedicassero alla cura spirituale delle popolazioni circostanti, pensarono ai Domenicani. Si rivolsero perciò al Maestro Generale per ottenere dei padri che iniziassero l’opera si vantaggiosa alle anime per la gloria della Vergine, a cui l’Ordine professa speciale devozione. La loro richiesta fu accolta, e per la nuova fondazione fu scelto Domenico. Nel 1491 sorsero così la chiesa e il Convento di cui egli fu guida sapiente fino alla morte. Nella fervente comunità fiorirono le leggi e lo spirito dell’Ordine, con immensa edificazione dei popoli circostanti. Da tutto il Montefeltro si ricorreva a Domenico come a un santo, e come tale fu venerato dopo morte, avvenuta il 21 dicembre 1521. Sepolto nella chiesa conventuale, il suo corpo, nel 1545, è stato trovato incorrotto. Dal 1677 è venerato nella chiesa di Santa Maria in Reclauso a Monte Cerignone. Papa Benedetto XV il 12 gennaio 1912 ha confermato il culto. Se ne fa memoria oggi anniversario della traslazione delle reliquie avvenuta nel 1677.

Autore: Franco Mariani

SOURCE : http://www.santiebeati.it/dettaglio/90807

IL BEATO DOMENICO SPADAFORA

La basilica di S. Maria ha avuto un ruolo importante in molti eventi legati alla riscoperta del culto del beato randazzese Domenico Spadafora.

Domenico Spadafora discendeva da un’antica famiglia feudale, che diede al Regno di Sicilia tanti illustri personaggi. Insediatasi a Palermo e Messina, ebbe stretti legami con la città di Randazzo, dove aveva la cappella in S. Francesco d’Assisi e due palazzi; nel 1282, dopo il Vespro, Pietro e Damiano Spadafora furono tra i 5 senatori che governarono la città in nome di Pietro I d’Aragona; a Ruggero Spadafora, zio del Beato, si deve la fondazione dell’Ospedale dei Poveri nel 1470; Gian Michele Spadafora, figlio del fratello primogenito Giovannello, fu il committente della statua di S. Nicola, eseguita nel 1523 da Antonello Gagini per la chiesa omonima.

Domenico nacque a Randazzo, intorno al 1450, da Giovanni Spadafora, barone di Maletto e signore di Casale, Castello e Tonnara; presto fu inviato a Palermo, nel convento di S. Zita, per frequentarvi le scuole dei Frati Predicatori, qui studiò, fece il Noviziato e la Professione. I superiori nel 1477 lo mandarono a compiere gli studi a Perugina e poi a Padova. Qui Domenico conseguì nel 1479 il grado di Baccelliere in Sacra Teologia, quindi fu richiamato a Palermo, sempre a S. Zita, dove dispensava a quanti gli si accostavano consiglio, sostegno e conforto. Nel 1487, a Venezia, al Capitolo generale dei Domenicani per l’elezione del Maestro Generale dell’Ordine, tenne una disputa che riscosse tali consensi, da farlo eleggere tra i 12 nuovi Maestri in Sacra Teologia.

 Trattenuto dapprima dal Vicario Generale Torriani, in qualità di socio, quando gli abitanti di Monte Cerignone, nel Montefeltro, gli fecero richiesta di mandare dei frati per fondare una chiesa e un convento, fu scelto Domenico. Egli avrebbe potuto far leva sulla sua posizione e sulla sua dottrina per ottenere cariche e privilegi, invece con spirito di umiltà ed obbedienza “si rinchiuse in un chiostro e si cinse di silenzio”.

Completata la chiesa di S. Maria delle Grazie, dal 1491 al 1498, si occupò della costruzione del convento e di creare la comunità dei frati: a Monte Cerignone, Domenico trascorse quasi 30 anni, dedicandosi alla carità e alla direzione spirituale delle anime, amato e riverito da tutti, considerato già un Santo. Nella primavera del 1521, sentendosi venire meno le forze, tentò invano di rimettere la carica. Il 21 dicembre, celebrata la Messa, riunì i frati, raccomandando l’osservanza delle regole, la bontà e lo zelo, si scusò  per eventuali torti arrecati, ed annunciò che sarebbe morto prima del tramonto. Indi, recatosi nella sua cella e ricevuti i sacramenti, rendeva l’anima a Dio.

I confratelli e la gente del posto continuarono a rendere omaggio alla sua tomba, situata nel presbiterio della chiesa. Nel 1545, alla traslazione, i resti furono trovati intatti. Nel 1652 il convento venne chiuso per ordine di Innocenzo X, e la chiesa passò sotto la giurisdizione della Parrocchia di S. Maria in Reclauso, dove l’urna con il corpo del beato Spadafora fu traslata nell’anno 1677. La venerazione attorno alla cappella del beato Domenico si è tramandata inalterata, rinvigorita da grazie e miracoli. Nel 4° centenario dalla morte, il 14 gennaio 1921, sotto il pontificato di Benedetto XV, il Servo di Dio Domenico Spadafora veniva elevato agli onori degli altari con il titolo di Beato.

Nel 2004 il parroco di Montecerignone, don Kryzstof Bialowas, nell’intento di riprendere il processo per la santificazione, venne a Randazzo a conoscere i luoghi del beato Spadafora e riannodare i rapporti tra le due comunità, incontrandosi con clero ed autorità. Seguirono gli incontri istituzionali, il gemellaggio tra le città di Randazzo e Montecerignone, una visita di pellegrini cerignonesi a Randazzo. Su richiesta di don Bialowas fu realizzato, per il Santuario, un altare con la pietra lavica dell’Etna, e infine quell’anno, per la festa del beato, la seconda domenica di settembre, Mons. Vincenzo Mancini si recò a Montecerignone assieme a 50 pellegrini ed autorità randazzesi.

Il 20 ottobre dello stesso anno i sindaci di Randazzo e Montecerignone, con altre personalità saranno ricevuti a Roma da sua Santità Giovanni Paolo II.

Il 13 febbraio 2005 don Cristoforo Bialowas offre alla città di Randazzo una reliquia del Beato. Dopo un incontro nel Palazzo di Città, la consegna del reliquiario ha luogo nel corso di una solenne concelebrazione eucaristica nella basilica di S. Maria, officiata dall’Arciprete Mancini, dallo stesso don Bialowas, dal clero randazzese, alla presenza di autorità religiose, civili e militari.

Dopo la festa del 10 settembre 2006 a Montecerignone, nel corso della quale si è aperto ufficialmente il processo diocesano di canonizzazione del beato Domenico Spadafora, Randazzo gli dedica una cerimonia il 3 ottobre, giorno in cui l’Ordine dei Predicatori ne fa memoria, con una concelebrazione nella Basilica di S. Maria: presiede P. Vincenzo Nuara, priore del convento di. S. Domenico in Catania, presenziano, coi rispettivi gonfaloni, sindaci e parroci dei centri legati alla famiglia Spadafora: Randazzo, Maletto, Spadafora (ME), Venetico Superiore (ME). Presente anche P. Giovanni Calcara O.P., e la prof.ssa Carmen Salvo, dell’Università di Catania, presidente della commissione storica nel processo per la santificazione. Nel 2007 la manifestazione si svolgerà con modalità simili a Venetico Superiore (ME), e nel 2008 a Maletto.

Il 14 settembre 2008, sempre durante la festa, a Montecerignone si chiude il processo diocesano. Gli atti saranno consegnati il 14 gennaio 2009 a Roma alla Congregazione dei Santi, che dovrà decidere in merito alla canonizzazione.

a cura di Maristella Dilettoso