jeudi 18 août 2022

Bienheureuse PAULA MONTALDI, vierge abbesse clarisse

 

Volta Mantovana, chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena.


Bienheureuse Paule de Montaldi

Abbesse clarisse en Italie (+ 1514)

Née à Montaldo près de Mantoue en Lombardie en Italie. Entrée à l'âge de quinze ans dans l'Ordre des Clarisses, elle en fut abbesse à trois reprise. Son culte fut approuvé en 1906.

À Mantoue en Lombardie, l'an 1514, la bienheureuse Paule Montaldi, vierge, abbesse de l'Ordre des Clarisses, remarquable par sa dévotion à la passion du Seigneur, sa prière continuelle et sa vie austère.

Martyrologe romain

SOURCE : https://nominis.cef.fr/contenus/saint/12167/Bienheureuse-Paule-de-Montaldo.html

Blessed Paula Montaldi

(Beata Paula Montaldi)

Virgin, Second Order

In the diocese of Mantua near the little town of Volta lies the castle of the Montaldi in which Paula, a member of this noble and devout family, was born. From infancy she was remarkable for rare modesty, angelic innocence, and strong attraction to piety, and was frequently called the little saint.

When she grew into young womanhood and had made her debut in society, she was seized with such loathing for its vain amusements that she left home and repaired to the convent of Saint Lucy at Mantua. The rule of Saint Clare, as mitigated by Pope Urban IV, was observed in this convent.

Paula was invested with the holy habit in 1458, when she was but fifteen years of age. In spite of her youth she entered upon religious life with unusual seriousness. Desirous of making a sacrifice of her body to God, she added to the prescribed practices of the community many fasts and penitential exercises and observed long vigils. For the short rest she allowed herself, she used the floor for her bed and a stone for her pillow. She kept a careful check on her senses and on the affections of her heart.

She not only avoided idle words, but prevented useless and distracting thoughts from gaining entrance into her heart, for which reason she was almost constantly in intimate union with God. And the God of Love sometimes favored her with raptures and ecstasies. Meanwhile, she looked upon herself as the last and least among the sisters, even after she had spent many years in the convent.

Her sisters duly appreciated her merits and chose her three times for their abbess. With her humble charity and enlightened wisdom this mistress of the spiritual life led many of her fellow sisters to a high degree of perfection. Attracted by the fame of her sanctity, lay people also came to seek advice and consolation, and to obtain the help of God through her prayers.

After she had withstood severe attacks from hell, and her patience had been tried by long and wearisome illness, Blessed Paula Montaldi passed to the vision of God in 1514. Her tomb in the church of the convent at Mantua became the object of universal veneration.

When, at the close of the eighteenth century, Emperor Joseph II of Austira suppressed even this old and venerable convent, the city of Volta gladly brought the body of their fellow citizen into their church and erected a magnificent tomb for Blessed Paula Montaldi before Our Lady’s altar. Pope Pius IX approved the veneration of Blessed Paula in 1866.

*from The Franciscan Book of Saints, by Fr. Habig, OFM

SOURCE : https://www.roman-catholic-saints.com/blessed-paula-montaldi.html

Beata Paola Montaldi Vergine, Badessa clarissa

18 agosto

Volta Mantovana, Mantova, 1443 - Mantova, 18 agosto 1514

Nacque a Volta Mantovana nel 1443 e a soli quindicianni entrò tra le Clarisse di Santa Lucia in Mantova. Condusse vita austerissima. La passione del Signore e l’eucaristia furono l’oggetto delle sue conversazioni e devozioni. Piena di carità verso le consorelle, fu per molti anni abbadessa e sotto il suo governo il monastero rifiorì per numero di religiose e per esemplarità di vita. Scrisse diversi opuscoli imperniati sul nome di Gesù, che purtroppo sono andati perduti durante i processi di beatificazione. Morì a Mantova il 18 agosto 1514. Il suo culto venne approvato da Pio IX il 6 settembre 1866. Dal 1813 il suo corpo è venerato nella chiesa parrocchiale di Volta Mantovana.

Etimologia: Paola = piccola di statura, dal latino

Emblema: Giglio

Martirologio Romano: A Mantova, beata Paola Montaldi, vergine, badessa dell’Ordine delle Clarisse, che rifulse per la devozione verso la Passione del Signore, l’assiduità nella preghiera e l’austerità di vita.

Sulle dolci colline che, alla sinistra del Mincio, digradano verso la pianura e i laghi di Mantova, sorge in dominante posizione il paese di Volta Mantovana, centro agricolo di origine medievale, oggi noto anche per le sue cave di pietra e calce.

La chiesa parrocchiale di Volta Mantovana possiede alcune belle tele attribuite al Guercino, e soprattutto conserva il corpo della Beata Paola Montaldi, nata presso Volta Mantovana, nel castello dei Signori del luogo.

In quella chiesa, il corpo della Beata è conservato dal 1872. Prima, per oltre due secoli e mezzo, era restato nella chiesa del monastero di Santa Lucia, a Mantova, cioè nel luogo che per ben 56 anni aveva visto il paziente lavoro di una monaca di clausura per rendere la sua vita spirituale preziosa e delicata come un perfetto, invisibile ricamo.

A volte siamo delusi dalla mancanza di notizie precise e di resoconti esaurienti sulla vita di personaggi, uomini e donne, pervenuti agli onori degli altari, dopo aver trascorso l'intera vita tra le mura di un chiostro.

Bisognerebbe, al contrario, sorprendersi di come l'eco della santità sia riuscito a superare la triplice barriera del silenzio, della clausura e della modestia. Meravigliarci di come sia stato possibile dare un nome e un volto a certe segrete fioriture spirituali, che tutte le circostanze esterne sembrano destinare al silenzio, per non dire all'oblio.

Perciò, anche per la Beata Paola Montaldi basterà riferire i pochi dati della sua biografia e le scarse indiscrezioni sulla sua santità. Ciò che si conosce, anche se messo in luce da un processo canonico ufficiale, è soltanto una piccola parte di ciò che soltanto Dio può sapere.

Nata presso Volta Mantovana, nel castello dei Montaldi, Paola aveva quindici anni quando, nel 1458, si staccò dalla famiglia per seppellire la propria giovinezza in un monastero di clausura.

A quel tempo esistevano a Mantova tre comunità di Clarisse. La più antica era stata fondata dalla stessa Sant'Agnese, sorella di Santa Chiara. La seconda, intitolata a Santa Lucia, aveva avuto la Regola mitigata dal Papa Urbano IV. La terza era stata da poco fondata, per consiglio di San Bernardino da Siena, dal Marchese Gonzaga e da sua moglie, la Beata Paola.

La Montaldi fu clarissa nel monastero di Santa Lucia, dove visse per 56 anni. Eletta tre volte Badessa, restò ammirevole per modestia, umiltà, silenziosa carità.

Ma entrare nel segreto di queste palesi virtù sarebbe un po' come voler infrangere la clausura e il riserbo di cui ella volontariamente si circondò, e dai quali non si sottrasse neanche con la morte, nel 1514.

Fonte : Archivio Parrocchia

SOURCE : http://www.santiebeati.it/Detailed/66700.html

Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena

Tipologia: Chiese

Comune: Volta Mantovana

Edificata su uno dei colli più alti di Volta Mantovana, da cui è possibile ammirare un paesaggio straordinario, la Chiesa di Santa Maria Maddalena, originariamente costituita da una sola navata, presenta un’architettura in stile romanico. La chiesa fu trasformata nel XV secolo e ristrutturata nel 1700 quando fu portata a tre navate e arricchita di cappelle e altari.

Il Vergani, nel 1800 ne progetta un allungamento e una risistemazione, ma i lavori rimangono incompiuti e solo nel 1960 verrà realizzata la nuova facciata che completa l’ampliamento dell’edificio.

Il tempio, oltre ad essere apprezzato come espressione significativa del Barocco nell’Alto Mantovano, è un luogo caro alla devozione popolare. Qui, infatti, è conservato, e ancora oggi intimamente venerato, il corpo della Beata Paola Montaldi, una giovane del luogo, morta in convento a Mantova, dopo una vita di preghiera e di penitenza. Il corpo giunge a Volta Mantovana nel 1814, su richiesta della Comunità, ed è tutt’oggi conservato misteriosamente intatto.

Nella chiesa sono certamente degni di nota il settecentesco altare maggiore e la pala d’altare del pittore veronese Pietro Rotari (1749), raffigurante l’incontro tra la Maddalena e Cristo nella casa del fariseo. Interessante è anche il quadro, posto sulla parete di destra della cappella della Beata Paola, che raffigura l’Assunzione della Vergine, attribuito al Guercino. Durante un recente restauro sono stati rinvenuti affreschi del ’400/’500, staccati e collocati in una cappella di sinistra.

Il restauro di questa cappella è uno dei grandi interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale che Fondazione Cariplo sta sostenendo attraverso il finanziamento del progetto Terre dell’Alto Mantovano.

SOURCE : http://www.terrealtomantovano.it/luogo/chiesa-parrocchiale-intitolata-santa-maria-maddalena/

Festa della Beata Paola

Periodo: Settembre

Tipologia: Riti sacri e tradizioni

Comune: Volta Mantovana

“Già da qualche tempo era percorsa la fama che nell’ultima domenica di Settembre nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena della Volta si sarebbe solennizzata la festa della traslazione dell’incorrotta salma della Beata Paola Montaldi, ondè che fu innumerevole il concorso del popolo, che dai dipartimenti di Mincio, Adige e Mella si recò in folla in questo paese per venerare la Beata…”

Inizia così la storia legata ai festeggiamenti che avvengono durante l’ultimo fine settimana di settembre, in onore di Paola Montaldi, giovane votata a Dio, il cui corpo si dice miracoloso poiché rimasto perfettamente intatto dopo la morte.

Solo in questi pochi giorni dell’anno la salma rimane esposta al pubblico ed è meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli che chiedono alla Beata di intercedere per loro.

Oltre alle celebrazioni e ai rituali religiosi, che vedono sempre una grande partecipazione di tutta la popolazione voltese, in quest’occasione si svolgono anche molte attività laiche: nella piazza del borgo è sempre presente il luna park, che attira grandi e piccini, poco distante c’è la pesca di beneficenza organizzata dai ragazzi della parrocchia, nella sede comunale si susseguono esibizioni delle scuole di ballo, gli stand gastronomici e tanta musica.

Informazioni su www.voltamn.it

Per curiosità e chiarimenti: info@voltamn.it o alla pagina facebook www.facebook.com/prolocovoltamantovana

SOURCE : http://www.terrealtomantovano.it/cosa-fare/festa-della-beata-paola/

L’unita pastorale “Beata Paola Montaldi” si sviluppa a nord ovest della città di Mantova in territorio collinare.

Sono presenti 2 sacerdoti diocesani e 5 religiosi, e anche due comunità religiose femminili a Volta Mantovana e Olfino.

I sacerdoti si incontrano una volta al mese per un momento di confronto e di programmazione. 

Le sorelle di san Francesco a Olfino sono una presenza significativa in particolare per la loro proposta di preghiera quotidiana aperta ai laici che desiderano avere uno spazio di silenzio. Le Suore Oblate dei Poveri a Volta Mantovana custodiscono la Casa Madre del loro fondatore don Angelo Bertasi e sono inserite nelle attività della parrocchia.

La collaborazione dei laici si colloca soprattutto nella catechesi, rivolta ai ragazzi dalla scuola primaria fino alle superiori, non solo per la preparazione ai sacramenti ma anche in un percorso volto a crescere nella fede e a testimoniarla.

Nella parrocchia di Monzambano il progetto educativo catechistico è da qualche anno realizzato con una particolare modalità: l’attivazione di laboratori, scelti da genitori e ragazzi, distribuiti per livello di età e non di classi. Partendo dalle passioni dei ragazzi (teatro, pittura, musica, ecc.) essi hanno la possibilità di conoscere Gesù nell’esperienza vissuta e come piccola fraternità.  A Volta Mantovana ha sede il gruppo scout, che coinvolge ragazzi di tutta l’unità pastorale.

I gruppi Caritas sono impegnati per far fronte alle emergenze e ai bisogni dei più poveri delle parrocchie. A Monzambano due volte la settimana si distribuisce il cibo e il vestiario e una domenica al mese si organizza un mercatino.

L’housing sociale di Caritas Diocesana e Associazione Abramo gestisce un’abitazione a Monzambano per offrire una casa ad una famiglia in difficoltà, in collaborazione con i servizi sociali del territorio. 

Gli oratori dell’ANSPI sono attivi e ben organizzati. Il gruppo degli animatori organizza momenti di festa, incontri formativi, Grest, campi scuola. Il gruppo liturgico collabora con i sacerdoti nel preparare e animare la Messa domenicale e le altre celebrazioni.

SOURCE : https://www.diocesidimantova.it/conosci/parrocchie/unita-pastorali/dettaglio/unita-pastorale-beata-paola-montaldi/

Paula Montaldi, Beata

Abadesa Clarisa, 18 de agosto

Por: n/a | Fuente: Franciscanos.net

Abadesa Clarisa

Martirologio Romano: En Mantua, de la Lombardía, beata Paula Montaldi, virgen, abadesa de la Orden de las Clarisas, que se distinguió por su devoción a la pasión del Señor y por su constante oración y austeridad (1514).

Fecha de beatificación: Culto confirmado el 6 de septiembre de 1876 por el Papa Pío IX

Etimología: Paula = “la que descansa”.

Breve Biografía

Paula Montaldi nació en Volta Mantovana en 1443. De sólo quince años, en 1458, ingresó en el monasterio de las Hermanas Clarisas, de Santa Lucía en Mantua, donde por largos años fue abadesa. La Pasión de Jesús era el objeto más familiar de sus conversaciones, como también de sus meditaciones y contemplaciones. Fue devotísima de la Eucaristía. Llevó una vida muy austera, llevaba cilicio, se flagelaba y ayunaba, siempre feliz en las humillaciones, en el trabajo y en las fatigas.

Para con sus cohermanas se mostró llena de caridad y pronta a todas sus necesidades. Bajo su dirección el monasterio de Santa Lucía fue floreciente por las numerosas vocaciones y por la vida seráfica que allí se llevaba.

Agradecida al Señor por los favores que le había concedido, solía repetir esta oración: “Dios mío, te amo con todo mi corazón, con un amor sin medida y por toda mi vida no cesaré de cantar tus alabanzas!”. En 56 años de vida religiosa nunca dio un disgusto a sus cohermanas. Como superiora prudente, procuró también el bien material de su comunidad, convencida de que habrá perfecta observancia de la regla cuando no falte lo necesario para la vida. En el jardín hizo excavar un pozo, llamado “Pozo de la Beata Paula”, cuya agua abundante posee virtudes curativas.

Su confianza en Dios era grande. A menudo repetía la expresión de San Pablo: “Sé de quién me he fiado!”. Su alma a veces era arrebatada en dulces éxtasis, a veces se oyeron coros angélicos que cantaban junto al tabernáculo. Escribió varios opúsculos especialmente sobre el nombre de Jesús, que lamentablemente se han perdido.

Un día mientras oraba en éxtasis ante un crucifijo situado en lo alto de una escalera, el demonio la atacó y la arrojó por tierra pavorosamente. Fue recogida por las cohermanas y recostada sobre un jergón. Eran los últimos días y las últimas pruebas. Exhausta por las vigilias prolongadas, por el riguroso ayuno y otras ásperas penitencias, asistida por su confesor y sus cohermanas, apretando contra su corazón el crucifijo, repitió nuevamente su jaculatoria predilecta: “Pasión de Cristo, Sangre de Cristo, misericordia de mí”. Y serenamente expiró. Era el 18 de agosto de 1514. Tenía 71 años, de los cuales transcurrió en el monasterio 56.

SOURCE : https://www.es.catholic.net/op/articulos/35293/paula-montaldi-beata.html#modal

Beata Paula Montaldi, Abadessa - 18 de agosto

Martirológio Romano: Em Mântua, Lombardia, Itália, Beata Paula Montaldi, virgem, abadessa da Ordem das Clarissas, que se distinguiu por sua devoção à Paixão do Senhor e por sua constante oração e austeridade (1514).

Nas colinas à esquerda do Mincio, indo em direção à planície e lagos de Mântua, a aldeia de Volta Mantovana está em posição dominante; centro agrícola de origem medieval, hoje também é conhecida por suas pedreiras de cal. A igreja paroquial de Volta Mantovana tem algumas belas pinturas atribuídas a Guercino, e acima de tudo preserva o corpo da Beata Paula Montaldi, nascida perto de Volta Mantovana, no castelo dos nobres locais. Naquela igreja, o corpo da Beata foi preservado desde 1872. Antes, por mais de dois séculos e meio, ele permaneceu na igreja do Mosteiro de Santa Lúcia, em Mântua, isto é, no lugar que por 56 anos uma freira de clausura tinha feito de sua vida espiritual um trabalho precioso, delicado, um perfeito bordado invisível.

Às vezes ficamos desapontados com a falta de notícias precisas e exaustivas da vida de personagens, homens e mulheres, que chegaram às honras dos altares, tendo passado toda a sua vida dentro dos muros de um claustro. Pelo contrário, devemos surpreender-nos com a forma como o eco da santidade conseguiu superar a tripla barreira do silêncio, da clausura e da modéstia. Maravilha-nos como foi possível dar um nome e um rosto a certas flores espirituais secretas, que todas as circunstâncias externas parecem dedicar ao silêncio, para não dizer ao esquecimento.

Portanto, também para Paula Montaldi só será possível relatar os poucos dados de sua biografia e as parcas notícias sobre sua santidade. O que se sabe, mesmo tendo sido relatado em um processo canônico oficial, é apenas uma pequena parte do todo que só Deus pode saber.

Nascida em Volta Mantovana, no Castelo de Montaldi, Paula tinha quinze anos de idade quando, em 1458, se afastou de sua família para encerrar sua juventude em um mosteiro de clausura. Naquela época, havia três comunidades em Mântua. A mais antiga foi fundada por Santa Inês, irmã de Santa Clara. A segunda, com o nome de Santa Lúcia, tinha a regra atenuada pelo Papa Urbano IV. A terceira tinha sido fundada recentemente, à conselho de São Bernardino da Siena, pelo Marquês Gonzaga e sua esposa.

A Beata Paula Montaldi era Clarissa no Mosteiro de Santa Lúcia, onde viveu por 56 anos. Eleita três vezes abadessa, ela permaneceu admirável pela modéstia, humildade, caridade silenciosa. Mas entrar no segredo dessas virtudes óbvias seria um pouco como querer quebrar o claustro e sigilo do qual ela voluntariamente se rodeava.

Mas sabemos que a Paixão de Jesus era para ela o assunto mais frequente das conversas, bem como das meditações e contemplações. Foi também singularmente devota da Eucaristia. Levava uma vida austera, com cilícios, flagelações e jejuns, e sentia-se feliz nas humilhações, fadigas e trabalhos.

No relacionamento com as irmãs mostrava-se cheia de caridade e sempre pronta a ajudá-las em qualquer necessidade. Sob a sua direção o mosteiro de Santa Lúcia ganhou fama pelas numerosas vocações e pela vida seráfica das religiosas.

Em agradecimento ao Senhor pelos favores por Ele concedidos, ela costumava repetir esta oração: “Meu Deus, eu Vos amo de todo o coração, com um amor sem medida, e nunca deixarei de cantar os vossos louvores”. Nos 56 anos de vida religiosa, nunca causou qualquer desgosto às irmãs. Como superiora, procurou não apenas o bem espiritual das religiosas, mas também o bem material da comunidade, convencida de que não pode haver perfeita observância da regra se falta o indispensável para a vida. No jardim mandou abrir um poço, que veio a chamar-se o “Poço da Beata Paula”, a cuja água se tem atribuído propriedades curativas.

Era grande a sua confiança em Deus. Amiúde repetia a expressão de São Paulo: “Sei em quem confio!”. Era às vezes arrebatada em êxtase, e outras vezes ouviram-se coros angélicos a cantarem junto ao sacrário. Escreveu vários opúsculos, em especial sobre o nome de Jesus, que lamentavelmente se perderam.

Um dia, estando a rezar em êxtase diante de um crucifixo situado no cimo de uma escada, foi atacada pelo demônio, que a lançou por terra. Socorrida pelas irmãs, foi reclinada num enxergão. Eram os seus últimos dias e as suas últimas palavras. Exausta pelas prolongadas vigílias, pelos rigorosos jejuns e outras ásperas penitências, assistida pelo seu confessor e pelas irmãs, apertando contra o coração o crucifixo repetia mais uma vez a sua jaculatória predileta “Paixão de Cristo, Sangue de Cristo, misericórdia de mim!”, expirou serenamente no dia 18 de agosto de 1514. Tinha 71 anos, 56 dos quais passados no mosteiro.

Aprovou seu culto Pio IX no dia 6 de setembro de 1876.

Fontes:

http://www.santiebeati.it/dettaglio/66700

Santos Franciscanos para cada dia”, Ed. Porziuncola.

Disponível em Franciscanos.org.br

http://www.es.catholic.net/op/articulos/35293/paula-montaldi-beata.html#modal

http://hagiopedia.blogspot.com/2013/08/beata-paula-montaldi-1443-1514.html

SOURCE : http://heroinasdacristandade.blogspot.com/2019/08/beata-paula-montaldi-abadessa.html

Voir aussi : https://airmaria.com/2021/08/20/aug-20-bl-paula-montaldi-franciscan-saint-of-the-day/