Piero della Francesca (1420–1492), Saint Cyriaque enfermé dans la citerne, détail du cycle de la "Leggenda della santa Croce", fresque, 1452-1466, Basilica di San Francesco ad Arezzo, Arezzo
Saint Cyriaque de Jérusalem
(4ème s.)
Il était évêque à
Jérusalem lorsque l'impératrice sainte Hélène
découvrit les reliques de la Passion du Christ. A quelque temps de là,
l'empereur Julien l'Apostat voulut le contraindre à revenir aux idoles. Saint
Cyriaque refusa et il fut torturé avec du plomb fondu coulé dans sa bouche
avant d'être jeté dans un chaudron d'huile bouillante.
Cyriacus of Ancona BM (RM)
(also known as Quiriacus, Judas Quiriacus)
Died c. 133. Saint Cyriacus, patron of Ancona, Italy, is variously and
unreliably conjectured to have been the legendary Jew named Judas Quiriacus,
who revealed where the Cross was hidden to Empress Saint Helena. Later he was
baptized, consecrated as bishop of Jerusalem, and martyred during the
persecutions of Julian the Apostate. Otherwise, he is said to have been the
bishop of Ancona who died or was killed during a pilgrimage to the Holy Land,
or he is styled as Bishop Judas of Jerusalem, who was killed during a riot
there in 133. In other words, we don't really know who he was, but we have a
12th- century illumination of his martyrdom (Benedictines, Coulson, Delaney).
St. Judas Cyriacus
The principal patron of Ancona, St. Judas
Cyriacus, may possibly have been a local bishop
who died or was killed during a pilgrimage to Jerusalem. On the other hand, he
has been conjecturally identified with Judas, bishop
of Jerusalem, who was slain during a riot in the year 133. The local tradition
of Ancona, however, connects its patron with Judas Quiriacus, a legendary Jew
who is supposed to have revealed to the Empress Helen, the place in which the
Holy Cross lay hidden, and after being baptized and made bishop
of Jerusalem, to have suffered martyrdom under Julian the Apostate. A fantastic
account of his dialogue with the emperor Julian, and of the torments endured by
him and his mother Anna, is furnished in the so-called "Acts" of his
martyrdom. Ancona is said to owe to the Empress Galla
Placidia the relics of its patron, but the saint's head was brought over from Jerusalem
by Henry, Count of Champagne, who built a church in the town of Provins to
contain it. His feast
day is May 4th.
Le martyre de Saint Judas Quiriace, miniature du martyrologe de saint
Basile.
Мастер
Симеон Влахернит. Св. Кириак Иерусалимский. Миниатюра из Минология Василия II.
Мастер Симеон Влахернит (Fol. 144), XIe siècle
Hieromartyr Cyriacus the Patriarch of
Jerusalem
Commemorated
on October 28
The Hieromartyr Cyriacus,
Patriarch of Jerusalem, was a Jew who pointed out to the holy Empress Helen the
place where the Life-Creating Cross of Christ lay buried (September 14). Being
present at the discovery of the Cross, Cyriacus (before Baptism he was named
Jude) sincerely came to believe in Christ the true God, and he became a
Christian. Cyriacus, because of his pure and virtuous life, was later chosen to
be Patriarch of Jerusalem. He suffered martyrdom under the emperor Julian.
During the cruel
persecution under Julian the Apostate, in the year 363, Saint Cyriacus accepted
suffering for the Faith. He was killed after prolonged tortures.
SOURCE
: https://oca.org/saints/lives/2013/10/28/103095-hieromartyr-cyriacus-the-patriarch-of-jerusalem
Cycle de l’Invention de la Vraie Croix,
Saint Cyriacus of Ancona
Also known as
- Quiriacus
Profile
Bishop of Ancona, Italy. Martyred in the persecutions
of Julian the Apostate while on a pilgrimage to the Holy Lands.
- Ancona-Osimo, Italy, archdiocese of
Vierge
à l’Enfant Jésus avec Saint Cyriaque de Jérusalem et Saint Georges, 1450
San Ciriaco di Gerusalemme Vescovo e martire
Data di nascita e morte incerte
Originario,
secondo una tradizione, della Palestina. Un testo apocrifo racconta che, ebreo
di nome Giuda , assunse il nome di Ciriaco dopo essersi convertito. Divenuto
vescovo di Gerusalemme, subì il martirio insieme alla madre Anna, sotto
Giuliano l’Apostata. Secondo un’altra tradizione, appena convertito Ciriaco
sarebbe venuto in Italia, ad Ancona, dove è venerato fin dall’Alto Medioevo.
Dopo un lungo episcopato, durante un pellegrinaggio sui luoghi santi, sarebbe
stato martirizzato, sembra, verso il 135. Una terza tradizione racconta invece
che egli non sarebbe mai giunto in Italia e che le sue reliquie furono
trasportate ad Ancona nel secolo V, per volontà di Galla Placidia.
Patronato: Ancona
Etimologia: Ciriaco = padrone, signore, dal greco
Emblema: Bastone pastorale, Palma
In greco, Ciriaco significa “dedicato al Signore”. Così si chiamano vari santi, e
tra essi quello che si ricorda qui, il patrono di Ancona, titolare della
cattedrale che dal monte Guasco domina la città e il porto. Qui il culto per
lui dura da un millennio e mezzo. Ma non c’è una storia certa della sua vita.
Abbiamo solo tradizioni incomplete, discordi, e se ne tenta qui una succinta
rassegna. Secondo una di esse, egli era un dotto ebreo di nome Giuda; e si fece
poi cristiano (chiamandosi Ciriaco) dopo aver visto disseppellire nella zona
del Calvario quella che fu ritenuta la vera Croce di Gesù. (Aveva promosso la
ricerca, nella prima metà del IV secolo, Elena, madre dell’imperatore
Costantino). Questa tradizione aggiunge che Ciriaco fu poi vescovo di Gerusalemme,
e che morì martire sotto l’imperatore Giuliano, detto dai cristiani
“l’Apostata” per il suo conflitto con la Chiesa.Una seconda tradizione dice che
Ciriaco il convertito venne in Italia, fu vescovo di Ancona, e trovò poi morte
violenta in Palestina, dove era tornato in visita. Però non c’è alcun indizio
di un suo ministero episcopale ad Ancona; qui il primo vescovo sicuro è san
Marcellino (V secolo), di cui si conserva tuttora un prezioso codice
liturgico.Ma in base alla tradizione anconetana registrata anche dal
Martirologio Romano, e a giudizio di studiosi moderni come Mario Natalucci, un
altro scenario pare più attendibile: Ciriaco è venuto sì ad Ancona; ma solo da
morto, avendo trascorso tutta la vita in Palestina, onorato come testimone del
ritrovamento della Croce. A quel tempo gli anconetani insistevano per ricevere
da Gerusalemme i resti del primo martire cristiano, santo Stefano (che erano
stati ritrovati nel 415), per collocarli in una chiesa a lui dedicata. La
richiesta non fu accolta, pur essendo “appoggiata” da un personaggio
potentissimo: Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio I, sorella degli
imperatori Onorio e Arcadio, moglie poi di Costanzo III e madre di Valentiniano
III. Si volle tuttavia venire incontro a lei e agli anconetani, donando loro le
spoglie di Ciriaco, anch’egli venerato e in fama di martire.Così incomincia la
storia autentica del legame tra Ancona e Ciriaco: quelle spoglie arrivate nel V
secolo si trovano oggi nell’alta cattedrale, dove Ciriaco e Stefano sono raffigurati
in due plutei marmorei dell’XI secolo. La città farà di lui il suo patrono
principale, incidendo poi la sua immagine nelle monete. Anche oggi, nel giorno
della sua festa, continua a vivere un’amabile tradizione: si distribuiscono ai
fedeli mazzolini di giunchi benedetti. È un richiamo alla leggenda secondo cui
la cassa con i resti di Ciriaco arrivò galleggiando sulle onde; e poi, grazie
appunto a una corda fatta di giunchi attorcigliati, a forza di braccia
raggiunse la terra anconetana.
Autore: Domenico Agasso