Bienheureux Pío Herédia
et ses 17 compagnons
Cisterciens martyrs de la
guerre civile espagnole (+ 1936)
Le 23 janvier 2015, le
Pape a ordonné la promulgation des décrets relatifs au martyre du serviteur de
Dieu Pio Heredia et de ses dix sept compagnons et compagnes,
cisterciens et cisterciennes espagnoles, tués en haine de la foi en 1936 pendant
la guerre civile espagnole. (décret du 23 janvier 2015 - en italien)
Proclamés bienheureux le 3 octobre 2015 en la cathédrale de Santander.de
personnes ont été jetées dans dans le Cabo Mayor attachées à une pierre.
Malgré les désagréments causés par des miliciens (perquisitions, menaces de
mort, etc.), les moines ont mené une vie régulière jusqu'au 20 Août, quand
l'église a été fermée, et puis jusqu'au 8 Septembre, installés dans d'autres
parties du monastère.
Treize frères ont été martyrisés en trois groupes distincts, et quatre autres,
incapables de marcher, ont finalement été également tués dans des circonstances
différentes.
L'exemple donné par le père Pio a été fondamental pour ses frères, maintenant
une vie de piété, chantant le Salve, préservant la sérénité...
Pío Herédia, 61 ans; Amadeo, 31 ans; Valeriano, 30 ans; Juan Bautista, 31 ans;
Eugenio, 33 ans; Vicente, 31 ans; Álvaro, 21 ans; Marcelino, 23 ans; Antonio,
21 ans; Eustáquio, 45 ans; àngel, 68 ans; Ezequiel, 19 ans; Eulogio, 20 ans;
Bienvenido, 28 ans; Leandro, 21 ans.
- Béatification de Pío
Heredia Zubía et 17 compagnons de l’Ordre cistercien de la stricte observance
le 3 octobre 2015. La mémoire est célébrée le 4 décembre. (O.Cist., ordre cistercien)
En espagnol:
- diocèse de Santander
- españoles hacia
la santidad
SOURCE : https://nominis.cef.fr/contenus/saint/12967/Bienheureux-P%C3%ADo-Her%C3%A9dia-et-ses-17-compagnons.html
Blessed Leandro Gómez Gil
Memorial
31
December
Profile
Trappist monk. Martyred in
the Spanish
Civil War.
Born
13 March 1915 in
Hontomín, Burgos, Spain
Died
31
December 1936 in
Santander, Cantabria, Spain
Venerated
22
January 2015 by Pope Francis (decree
of martyrdom)
Beatified
3
October 2015 by Pope Francis
beatification recognition
celebrated at the cathedral of Santander, Spain, Cardinal Angelo
Amato principal celebrant
Additional
Information
other
sites in english
Hagiography
Circle
Vatican Radio
sitios
en español
Religion en Libertad
fonti
in italiano
Dicastero delle Cause dei Santi
Santi e Beati
MLA
Citation
“Blessed Leandro Gómez
Gil“. CatholicSaints.Info. 13 July 2023. Web. 7 May 2025.
<https://catholicsaints.info/blessed-leandro-gomez-gil/>
SOURCE : https://catholicsaints.info/blessed-leandro-gomez-gil/
Blessed Leandro Gómez Gil
Martyr
Feast Day: December
31
Birth: March 13,
1915
Death: December 31,
1936
Biography
Blessed Leandro Gómez
Gil, born on 13 March 1915 in Hontomín, Burgos, Spain, was a Trappist monk who
lived during a tumultuous period in Spanish history known as the Spanish Civil
War. He dedicated his life to a contemplative monastic existence, seeking unity
with God through prayer, work, and austerity.
Leandro Gómez Gil entered
the Monastery of San Isidro de Dueñas at a young age, where he embraced the
monastic life with great devotion and fervor. Deeply committed to his faith, he
took his religious vows and became a member of the Trappist Order, known for
its strict adherence to the Rule of Saint Benedict.
Sadly, during the Spanish
Civil War, religious persecution was widespread, and many monks and priests
became targets of violence and hatred. As a result, Blessed Leandro Gómez Gil
faced immense danger and persecution due to his religious affiliation. Despite
the risks, he remained steadfast in his commitment to his vocation and his
faith.
Tragically, on 31
December 1936, in Santander, Cantabria, Spain, Blessed Leandro Gómez Gil was
martyred for his refusal to renounce his religious beliefs. He remained firm in
his faith until the very end, even in the face of persecution and certain
death. His unwavering commitment and his courageous witness to the Gospel of
Christ serve as an inspiration to all.
Recognizing the virtuous
life and sacrificial death of Blessed Leandro Gómez Gil, Pope Francis declared
him venerable on 22 January 2015, through a decree of martyrdom. Additionally,
the beatification of Blessed Leandro Gómez Gil took place on 3 October 2015, with
Cardinal Angelo Amato serving as the principal celebrant. The beatification
recognition was joyously celebrated at the cathedral of Santander, Spain,
honouring the life and sacrifice of this extraordinary Trappist monk.
Blessed Leandro Gómez
Gil's feast day is celebrated on 31 December each year, marking the day of his
martyrdom. Devotees and the faithful commemorate his life, seeking his
intercession and drawing inspiration from his unwavering dedication to the
Catholic faith. He is remembered as a martyr who gave up his life for God's
glory and for the preservation of religious freedom.
Blessed Leandro Gómez
Gil's life serves as a testament to the courage and perseverance of those who
choose to follow their faith even in the face of adversity. His memory
continues to inspire Catholics around the world, reminding them of the
importance of their beliefs and the sacrifices that may be required to uphold
them.
SOURCE : https://www.saintforaminute.com/blesseds/blessed_leandro_g%C3%B3mez_gil
Beato Leandro Gómez Gil Religioso
trappista, martire
31
dicembre
>>>
Visualizza la Scheda del Gruppo cui appartiene
Hontomín, Spagna, 13
marzo 1915 - Santander, Spagna, 31 dicembre 1936
Il 29 dicembre un
converso a voti temporanei presso il Monastero trappista di Viaceli, Leandro
Gómez Gil, fu scoperto dai miliziani in una casa privata: apparteneva al gruppo
di monaci studenti e fratelli conversi che si era prudentemente dissolto dopo
la scomparsa del padre Pío Heredia Zubia e dei suoi compagni. Gli altri si
rifugiarono a Bilbao, ma Leandro non osò farlo, dato che rientrava nella
categoria per la quale era giunto l'ordine di mobilitazione. La polizia rossa
lo maltrattò in modo orribile, fino a farlo tanto sanguinare dalla bocca, dal
naso e dalle orecchie che un lenzuolo ne fu inzuppato. Il giorno
successivo fu cacciato a forza in un'auto e scomparve per sempre. Anche lui fu
forse annegato o fucilato. Si seppe in seguito chi lo aveva assassinato in odio
alla fede e alla Chiesa: gli uccisori furono perdonati. La beatificazione
ha avuto luogo il 3 ottobre 2015.
SOURCE : http://www.santiebeati.it/dettaglio/96783
Martiri Spagnoli
Cistercensi della Stretta Osservanza (Trappisti) e di San Bernardo
(†1936-1938)
Beatificazione:
- 03 ottobre 2015
- Papa Francesco
Celebrazione
Ricorrenza:
- Senza data (Celebrazioni singole)
Pio Heredia e 17 compagni
e compagne, degli Ordini Cistercensi della Stretta Osservanza e di San Bernardo
, martiri, uccisi durante la guerra civile spagnola
“Lodiamo il Signore per
questi suoi coraggiosi testimoni e, per loro intercessione, supplichiamolo di
liberare il mondo dal flagello della guerra” (Papa Francesco)
Agli occhi degli
anarchici il monastero cistercense di Viaceli in Spagna appariva come un covo
di reazionari e di nemici della rivoluzione. Per questo motivo, l’8 settembre
1936, nel pieno della guerra civile spagnola, il cenobio venne circondato e
occupato in poco tempo. I 38 monaci della comunità furono trasferiti come
prigionieri a Santander nel collegio dei salesiani. Non contenti, gli occupanti
distrussero tutte le immagini sacre presenti nel monastero.
Stessa sorte capitò agli
oggetti di culto. Questo episodio fu il preludio del martirio di Pío Heredia
Zubía e 17 compagni e compagne degli ordini cistercensi della stretta
osservanza (trappisti) e di San Bernardo, che il cardinale Angelo Amato,
prefetto della Congregazione delle cause dei santi, in rappresentanza di Papa
Francesco, beatifica a Santander, sabato 3 ottobre.
Nel gruppo di questi
martiri sono state inserite anche due monache cistercensi, María Micaela
Baldoví Trull e María Natividad Medes Ferris, originarie di Algemesí
(Valencia), appartenenti al monastero di Fons Salutis di Algemesí.
Nel luglio 1936 la
comunità cistercense venne espulsa dal monastero e la badessa, suor Baldoví
Trull, trovò rifugio in casa di sua sorella Encarnación. Tre mesi dopo venne
scoperta e incarcerata con sua sorella nel monastero trasformato in prigione.
Nella notte del 9
novembre vennero uccise sulla strada per Valencia. Si ipotizza siano state
decapitate, visto che nel 1939, quando vennero rinvenuti i loro resti,
trovarono le due teste separate dal corpo. Suor María de la Natividad Medes
Ferris aveva trovato rifugio in casa di suo fratello José insieme con due frati
carmelitani, Ernesto e Vicente. I quattro vennero incarcerati nel monastero di
Fons Salutis e fucilati nella notte del 10 novembre.
SOURCE : https://www.causesanti.va/it/santi-e-beati/martiri-spagnoli-cistercensi-della-stretta-osservanza-trappisti.html
I MARTIRI
Tre sono i gruppi di
martiri:
A] Dodici Servi di Dio,
appartenenti all’Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza del Monastero
“Santa Maria di Viaceli” a Cóbreces (Spagna), che furono incarcerati e
massacrati a Santander. Nella festa di San Bernardo, agosto del 1936, venne
comunicato in quella zona della Spagna il decreto di soppressione del culto
cattolico e i monaci furono costretti a celebrare la liturgia in privato
nascostamente. Il 24 agosto successivo furono confiscati tutti vasi sacri. Nel
settembre successivo la maggior parte dei religiosi furono trasferiti a
Santander nell’Istituto Salesiano trasformato in carcere dove, sostenuti dal
Priore, il Servo di Dio Pío Heredia, continuarono la loro vita di preghiera e
mantennero la serenità e la forza d’animo pur fra mille vessazioni e
ingiustizie. Grazie all’intervento di amici, essi furono liberati fra il 13 e
il 16 settembre e si rifugiarono, in tre piccoli gruppi, presso parenti e
amici, con lo scopo di continuare a vivere la loro vocazione. Nei primi giorni
di dicembre i monaci dei primi due gruppi furono arrestati di nuovo e uccisi.
Del terzo gruppo, disciolto dopo la uccisione del Servo di Dio Pío Heredia, il
31 dicembre 1936 fu ucciso il Servo di Dio Leandro Gómez. I monaci del primo
gruppo furono uccisi nella notte fra il 2 e il 3 dicembre 1936; quelli del
secondo gruppo nella notte seguente. Le esecuzioni avvennero in segreto ed i
loro corpi furono gettati in mare dalla scogliera di Santander (Spagna).
B] Cinque Servi di Dio,
appartenenti all’Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza della medesima
abazia, che al momento dell’arresto dei summenzionati Servi di Dio furono
costretti a rimanere al Monastero. Due di essi, dovettero istruire i miliziani
sul funzionamento e sull’amministrazione della fabbrica di cacio e di burro ivi
presente. I miliziani cercarono di convincere i due religiosi a passare dalla
loro parte con promesse vantaggiose, ma essi resistettero e mai acconsentirono.
Dopo aver appreso quanto loro interessava, il 20 o 21 settembre 1936 i
miliziani caricarono i due religiosi su una vettura, dicendo loro che li
avrebbero condotti a Santander, ma lungo la strada, davanti a Rumoroso, li
uccisero.
C] Infine, due Serve di
Dio appartengono all’Ordine Cistercense di San Bernardo.
Questi martiri sono:
1. Pío (Julián) Heredia
Zubía. Nacque a Larrea (Spagna) il 16 febbraio 1875. Entrato nel noviziato nel
Monastero Cistercense della Stretta Osservanza di Val San José a Getafe
(Spagna), fu ordinato sacerdote il 18 marzo 1899. In seguito fu destinato al Monastero
di Santa Maria di Viaceli dove divenne Maestro dei novizi e Superiore. Si
dedicò in maniera instancabile alla comunità e venne considerato da tutti come
uomo di preghiera e di profonda devozione mariana.
2. Amadeo García
Rodríguez. Nato a Villaviciosa di Perros (Spagna) il 14 settembre 1905, entrò
nel Monastero Cistercense di Santa Maria di Viaceli e nel 1929 fu ordinato
sacerdote.
3. Valerio Rodríguez
García. Nato a Villaviciosa di Perros il 10 giugno 1906, entrò nel Monastero di
Santa Maria di Viaceli e nel 1930 fu ordinato sacerdote.
4. Juan Bautista Ferrís
Llopis. Nato a Valencia (Spagna) il 24 marzo 1905, dopo una breve esperienza
presso i Padri Scolopi, conobbe il Servo di Dio Pío Heredia e, sentendosi
chiamato alla vita monastica, entrò nel Monastero di Santa Maria di Viaceli e
nel 1932 fu ordinato sacerdote.
5. Álvaro Gonzáles López.
Nato a Noceda del Bierzo (Spagna) il 27 aprile 1915, entrò nel Monastero di
Santa Maria di Viaceli ma a causa della guerra civile fu costretto a fare
ritorno a casa. Rientrato, emise la prima professione il 1° gennaio 1934.
6. Marcelino Martín
Rubio. Nato a Espinosa di Villagonzalo (Spagna) il 4 novembre 1913, entrò nel
Monastero di Santa Maria di Viaceli ma al termine del noviziato non rinnovò i
voti, lasciò il Monastero dove, però, rientrò, più maturo e fervoroso, nel
1935.
7. Antonio Delgado
González. Nato a Burgos (Spagna) il 28 gennaio 1915, entrò nel Monastero di
Santa Maria di Viaceli e fu accolto come oblato di coro non potendo iniziare il
noviziato per la sua gracile salute; nonostante ciò si distinse per la sua
profonda pietà e comportamento.
8. Eustaquio García
Chicote. Nato a Támara de Campos (Spagna) il 16 agosto 1891, entrò nel
Monastero di San Isidoro di Dueñas (Spagna). Nonostante fosse un buon lavoratore
e molto silenzioso, la sua poca forza fisica lo condusse ad avere la dispensa
dai voti; restò comunque al servizio dell’Ordine presso il monastero di Val San
José. Nel 1928 sollecitò la sua riammissione e la ottenne ricominciando il
noviziato nel Monastero di Santa Maria di Viaceli. Emise i voti solenni nel
gennaio del 1934.
9. Ángel De La Vega
González. Nato a Noceda del Bierzo (Spagna) il 15 ottobre del 1868, contrasse
matrimonio nel 1891. Rimasto vedovo, si prese cura degli otto figli che educò
alla fede cristiana. Nel gennaio del 1931 iniziò il noviziato come fratello
converso, emise la professione solenne nel gennaio 1936.
10. Ezequiel Álvaro De La
Fuente. Nato il 21 maggio 1917 a Espinosa de Cerrato (Spagna), entrò come
oblato nel Monastero di Viaceli. Nel 1933 prese l’abito come novizio ed emise i
voti temporali due anni dopo.
11. Eulogio Álvarez
López. Nato a Quintana de Fuseros (Spagna) il 28 luglio 1916, entrò nel
Monastero di Santa Maria di Viaceli nel 1930. Emise la professione temporanea
nell’aprile del 935.
12. Bienvenido Mata
Ubierna. Nato a Celadilla Sotobrin (Spagna) il 24 maggio 1908, entrò nel
Monastero di Santa Maria di Viaceli; dopo aver appena iniziato il noviziato, fu
ucciso.
13. Eugenio García
Pampliega. Nato a Villagonzalo Pedernales (Spagna) il 23 novembre 1902, all’età
di tredici anni fece il suo ingresso nella scuola monastica di Santa Maria di
Viaceli rimase nell’Abazia e fu ordinato sacerdote nell’aprile del 1927.
14. Vincente Pastor
Garrido. Nato il 16 febbraio 1905 a Valencia (Spagna). Entrò nel Monastero di
Santa Maria di Viaceli e nel marzo del 1929, fu ordinato sacerdote.
15. Leandro Gómez
Santamaría. Nato il 13 marzo 1915 a Ontomín (Spagna). Entrò nel Monastero di
Santa Maria di Viaceli. Emise la professione temporanea nel 1935. Rifugiatosi
in una abitazione privata, dopo essere stato scovato, il Servo di Dio ammise di
essere un religioso: fu pertanto picchiato selvaggiamente; poi tra il 30 e il
31 dicembre 1936 fu caricato di forza su un auto dei miliziani e barbaramente assassinato.
16. José Camí Camí. Nato
ad Aytona (Spagna) il 5 settembre 1907, fu ordinato sacerdote diocesano ma poco
dopo, in un ulteriore evoluzione della sua vocazione, cercò di entrare nel
Monastero di Santa Maria di Viaceli, ma non vi riuscì per lo scoppio della
Rivoluzione. Venne assassinato nella notte tra il 27 ed il 28 luglio 1936.
17. María Micaela Baldoví
Trull. Nata ad Algernesi (Spagna) il 28 aprile 1869, fu ammessa nel
Monastero Gratia Dei, di Zaydía di Valencia (Spagna). Emessa la
professione religiosa, fu poi eletta Abbadessa del Monastero. Dal 1927 la Serva
di Dio fu trasferita, con la medesima funzione, nella nuova fondazione di Fons
Salutis ad Algemesí. Nel luglio del 1936 un gruppo di rivoluzionari ordinò
alle monache di abbandonare il Monastero. La Serva di Dio andò a vivere con i
suoi fratelli, ma il 16 ottobre successivo fu arrestata e venne condotta al
Monastero, nel frattempo trasformato in carcere. Qui esse subirono
interrogatori durissimi e maltrattamenti finché il 9 novembre 1936 la Serva di
Dio e sua sorella furono condotte sulla strada che porta a Benifayó e qui
fucilate. Essendosi accorti che all’alba la Serva di Dio era ancora in vita, le
schiacciarono la testa.
18. María Natividad Medes
Ferrís. Nata ad Algemesí (Spagna) il 18 dicembre 1880, entrò nel Monastero di
Zaydía di Valencia ed emise la professione solenne. Nel 1927 insieme alla Serva
di Dio María Micaela Baldoví Trull si trasferì ad Algemesí per la fondazione
del nuovo Monastero di Fons Salutis. Espulsa dal Monastero dai rivoluzionari,
trovò rifugio presso casa di suo fratello che aveva già accolto altri due suoi
fratelli carmelitani. Venne fatta prigioniera con i suoi tre fratelli e portata
al Monastero. Durante la detenzione subì diverse vessazioni finché, la notte
del 10 novembre 1936, fu prelevata con i suoi tre fratelli, ammanettata e
condotta fino alla strada fra Alcudia e Carlet, dove venne fucilata e
schiacciata da diversi veicoli, restando mutilata del capo e dei piedi.
SOURCE : https://www.causesanti.va/it/santi-e-beati/martiri-spagnoli-cistercensi-della-stretta-osservanza-trappisti.html
Beato Leandro Gómez Gil,
Religioso y Mártir
El silencio de un
monasterio trapense, la austeridad de una vida consagrada a Dios, el heroísmo
de la fe en tiempos de persecución. La figura del beato Leandro Gómez Gil,
hermano lego y mártir de la Guerra Civil Española, nos invita a contemplar la
profunda entrega de un hombre común que, en la adversidad, encontró la gloria
suprema de la martirio. Su ejemplo, como el de los 18 mártires de la
Guerra Civil, sigue resonando en la Iglesia, recordándonos la valentía de la fe
en la hora más oscura. Este artículo explorará la vida, la obra y el legado de
este beato, destacando los detalles de su vida consagrada y el testimonio de su
fe.
Nombre completo : Leandro
Gómez Gil
Fecha de nacimiento :
Desconocida
Fecha de muerte : 31
de diciembre de 1936
Lugar de nacimiento :
Santander, España
Lugar de fallecimiento :
Monasterio Trapense de Viaceli, Santander, España
Día de celebración :
31 de diciembre
Elogios : Mártir de
la fe en la persecución religiosa durante la Guerra Civil Española; ejemplo de
entrega y valentía.
Atributos : Hermano
lego, religioso trapense, mártir.
Canonización : Beatificado
por el Papa Francisco el 3 de octubre de 2015.
Patronazgo : No se
indica explícitamente.
Nacimiento y primeros
años
Aunque la fecha de
nacimiento de Leandro Gómez Gil no es conocida con exactitud, se
presume que vivió sus primeros años en la ciudad de Santander, España. Sus
orígenes y primeros años de vida se pierden en la historia, pero su posterior
dedicación a la vida religiosa sugiere una formación con una profunda
inclinación espiritual. La falta de información biográfica más detallada sobre
sus años previos a su ingreso en la Orden Trapense dificulta una descripción
exhaustiva de su formación inicial.
Vocación y conversión
La elección del Beato
Leandro Gómez Gil de ingresar en el monasterio trapense de
Viaceli representa un paso decisivo en su vida. El monasterio, un lugar de
contemplación y oración, se convirtió en su refugio espiritual, donde,
presumiblemente, desarrolló una profunda relación con Dios. La vida comunitaria
y la disciplina monástica fueron, sin duda, elementos clave en su formación y
madurez espiritual.
Vida religiosa y obra
Dentro del monasterio de
Viaceli, el beato Leandro Gómez Gil, como hermano lego, dedicó su vida a la
oración, al trabajo manual y a la contemplación. Su vida, caracterizada por la
sencillez y la humildad, se desarrolló en un contexto de profunda
espiritualidad. La descripción detallada de su vida religiosa, aunque se
desconoce, es vital para la comprensión completa de su vocación y su papel
dentro de la comunidad religiosa. No se cuenta con informes precisos de su
labor específica dentro del monasterio.
Milagros y hechos
extraordinarios
Según la información
disponible, no se atribuyen milagros específicos al beato Leandro Gómez Gil. Su
canonización se basa en su martirio, un hecho extraordinario en sí mismo, que
demuestra su profunda fe y entrega a Dios en medio de la persecución. Se espera
que en las actas de beatificación se describan las circunstancias de su
martirio y se recopile la información disponible sobre su vida y su muerte.
Muerte y canonización
El 31 de diciembre
de 1936, el beato Leandro Gómez Gil perdió la vida en el monasterio
trapense de Viaceli durante la Guerra Civil Española, como
consecuencia de la persecución religiosa. Su muerte, producto del sufrimiento
causado por la violencia de ese periodo, lo convirtió en un símbolo de la fe
inquebrantable durante los tiempos de adversidad.
La beatificación de Leandro Gómez Gil, junto con los 17
restantes mártires del grupo de Pío Heredia Zubía, ocurrió el 3 de octubre
de 2015, en un acto significativo para la Iglesia en España.
Elogios y culto posterior
El beato Leandro Gómez
Gil es elogiado por su entrega incondicional a Dios y su valentía frente a la
persecución religiosa. Su ejemplo de fe, vivido en la austeridad y el silencio
de un monasterio, continúa inspirando a los creyentes. Sin datos adicionales,
es imposible determinar en profundidad cómo su culto se ha desarrollado en los
años posteriores a su beatificación.
"La verdadera
fortaleza no está en la fuerza, sino en la fe." - (Frase atribuida a
fuentes de la Iglesia; se desconoce si esta es una cita literal o de
inspiración del beato)
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Mártir puedes visitar la categoría Beatos.
SOURCE : https://sagradocielo.com/beato-leandro-gomez-gil-religioso-y-martir/
BEATO LEANDRO GÓMEZ GIL
1936 d.C.
31 de diciembre
El 29 de
diciembre, un miliciano descubrió en una casa particular a un vocalista
temporal en el monasterio trapense de Viaceli, Leandro Gómez Gil, que
pertenecía al grupo de monjes estudiantiles y hermanos conversos que se habían
disuelto prudentemente después de la muerte de su padre, Pío Heredia Zubia. y
sus compañeros. Los otros se refugiaron en Bilbao, pero Leandro no se atrevió a
hacerlo, ya que era parte de la categoría para la cual había llegado la orden
de movilización. La policía roja lo maltrató horriblemente, hasta que sangró
tanto por la boca, la nariz y las orejas que una sábana estaba empapada. Al día
siguiente fue forzado a entrar en un auto y desapareció para siempre. Él
también fue quizás ahogado o fusilado. Más tarde se supo quién lo había
asesinado en odio a la fe y a la Iglesia: los asesinos fueron perdonados. La
beatificación tuvo lugar el 3 de octubre de 2015.
Página Principal
(Parroquia San Martín de Porres)
SOURCE : http://www.parroquiasanmartin.com/leandrogomezgil.html
Beato Leandro Gómez
Gil
Religioso trappista e martire († 1936)
Leandro Gómez Gil nasce
a Hontomín (Castilla y León, Spagna) il 13 marzo 1915.
Il 29 dicembre 1936 un
converso a voti temporanei, presso il Monastero trappista di Viaceli, Leandro
Gómez Gil, fu scoperto dai miliziani in una casa privata: apparteneva al gruppo
di monaci studenti e fratelli conversi che si era prudentemente dissolto dopo
la scomparsa del padre Pío Heredia Zubia e dei suoi compagni.
Gli altri si rifugiarono
a Bilbao, ma Leandro non osò farlo, dato che rientrava nella categoria per la
quale era giunto l'ordine di mobilitazione. La polizia rossa lo maltrattò in
modo orribile, fino a farlo tanto sanguinare dalla bocca, dal naso e dalle
orecchie che un lenzuolo ne fu inzuppato. Il giorno successivo fu cacciato a
forza in un'auto e scomparve per sempre. Anche lui fu forse annegato o
fucilato. Si seppe in seguito chi lo aveva assassinato in odio alla fede e alla
Chiesa: gli uccisori furono perdonati.
Leandro Gómez Gil è stato
beatificato il 3 ottobre 2015, nella cattedrale Nuestra Señora de la Asunción
di Santander (Cantabria, Spagna), insieme al gruppo di 16 monaci trappisti dell’abbazia
di Viaceli, con a capo Pio Heredia Zubía, edi due monache di Algemesì (vedi
elenco sottostante).
A presiedere il rito, in rappresentanza di Papa Francesco (Jorge Mario
Bergoglio, 2013-), è stato il cardinale Angelo Amato S.D.B., prefetto della Congregazione
delle cause dei santi.
Elenco dei 18 martiri:
Pío Heredia Zubía (1875-1936),
priore, sacerdote
Amadeo García Rodríguez (1905-1936), sacerdote
Eugenio García Pampliega (1902-1936), sacerdote
José Camí Camí (1907-1936), sacerdote
Juan Bautista Ferris Llopis (1905-1936), sacerdote
Vicente Pastor Garrido (1905-1936), sacerdote
Álvaro González López
(1915-1936), professo corista a voti temporanei
Ángel de la Vega González (1868-1936), converso
Antonio Delgado González (1915-1936), oblato di coro
Bienvenido Mata Ubiern (1908-1936), novizio converso
Eulogio Álvarez López (1916-1936), converso a voti temporanei
Eustaquio García Chicote (1891-1936), sottomaestro dei conversi
Ezequiel Álvaro de la Fuente (1917-1936), converso a voti temporanei
Leandro Gómez Gil (1915-1936), converso a voti temporanei
Marcelino Martín Rubio (1913-1936), novizio di coro
Valeriano Rodríguez García (1906-1936), sacerdote
María Micaela Baldoví
Trull (1869-1936), badessa Bernardina
María Natividad Medes Ferris (1880-1936), monaca bernardina
SOURCE : https://vangelodelgiorno.org/IT/display-saint/3f089621-8181-400b-82bc-b7652adf47f9
Voir aussi : 18
mártires de la Guerra Civil, grupo de Pío Heredia Zubía - https://www.eltestigofiel.org/index.php?idu=sn_5033
~ Martyrs of the
Religious Persecution during the Spanish Civil War ~ (†1934, 1936-39) [36] : http://newsaints.faithweb.com/martyrs/MSPC36.htm
Francisco Rafael de
PASCUAL RUBIO, ocso, « Les martyrs de Viaceli (1936) », Collectanea
Cisterciensia 77 (2015) 28-47, https://www.arccis.org/publications/derniersarticles/les-martyrs-de-viaceli-1936